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Cronaca

Cimitero, il Comune dimentica di inserire le tariffe nel bando per i servizi

“Mero errore materiale” spiegano da Palazzo di città con riferimento all’allegato “essenziale ai fini della presentazione delle offerte”. Termini prorogati: c’è tempo sino al 16 maggio

BRINDISI – A Palazzo di città succede che nella stesura del bando per i servizi cimiteriali ci si dimentichi di allegare le tariffe. Sì, i prezzi per inumazione, tumulazione, esumazione e traslazione delle salme, che sono essenziali per la presentazione delle offerte. E allora, una volta scoperta la “mancanza” nel testo, si corre ai ripari con una proroga dei termini per la presentazione delle offerte, slittati al prossimo 16 maggio.

Per stessa ammissione del Comune di Brindisi l’allegato contrassegnato con la lettera A, quello contenente l’elenco dei costi, compreso l’uso della Chiesa del cimitero per onoranze funebri e le celle frigo, non è stato allegato al bando con aggiudicazione tramite procedura aperta che prevede una durata di sei mesi, con possibile rinnovo per tre, a fronte di un importo pari a 292.525mila euro.

Per quale motivo? La risposta che arriva da Palazzo di città è la seguente: mero errore materiale. Solo per questo “non è stato inserito nel capitolato speciale d’appalto l’allegato A, riportante le tariffe dei servizi cimiteriali vigenti”. Allegato che, negli atti dell’Amministrazione cittadina è definito come “essenziale ai fini della presentazione dell’offerta”. In altri termini, era stato sfornato un bando claudicante o difettoso nel quale c’era solo il riferimento a obblighi per l’appaltatore, sostanzialmente riconducibili a un codice di comportamento per gli addetti al lavoro nei cimiteri di Brindisi e della frazione di Tuturano. Chi si è accorto del “difetto”?. Nessuna risposta, per le vie ufficiali.

Si sa che il testo originario è stato approvato lo scorso 15 maggio e che così com’era è andato in pubblicazione il successivo 27 marzo. Si apprende che la determina con cui è stata decisa la proroga dei termini di scadenza è stata firmata lo stesso 27 marzo, di conseguenza c’è chi sostiene che ad accorgersi dell’errore siano stati gli stessi del settore Lavori Pubblici, ripartizione da cui dipende l’affidamento dei servizi cimiteriali. Ad oggi, dovrebbe essere sanato il vizio.

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