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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il maresciallo e la villa con piscina "abusiva"

BRINDISI - Ci sono fatti, concreti, che smentiscono ogni possibile illazione da bar: ci sono sistemi che funzionano, ingranaggi oliati in grado di isolare e sanzionare i comportamenti errati anche al proprio interno. I carabinieri del comando provinciale di Brindisi hanno sequestrato la villa "abusiva" di un maresciallo.

BRINDISI - Ci sono fatti, concreti, che smentiscono ogni possibile illazione da bar: ci sono sistemi che funzionano, ingranaggi oliati in grado di isolare e sanzionare i comportamenti errati anche al proprio interno. Esempio recente: i carabinieri del comando provinciale di Brindisi hanno eseguito indagini accurate, accertamenti puntigliosi su un caso eclatante di abusivismo edilizio che riguarda proprio un militare della provincia, un maresciallo che fa servizio in zona e che è il proprietario di fatto di una villetta che si trova in agro Oria (Brindisi) completamente difforme al permesso per costruire. Per altro intestata a un’altra persona, a quanto pare colui che l’aveva realizzata e che aveva titolo a richiedere i permessi con gli sgravi previsti per coloro che si occupano di agricoltura.

Nei giorni scorsi il sottufficiale si è visto arrivare a casa i colleghi del comando provinciale di Brindisi: hanno suonato al campanello e apposto i sigilli all’abitazione. Il provvedimento di sequestro lo ha firmato il gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale procura che ha coordinato le indagini. Così abusiva la villetta, secondo l’accusa, da dover essere posta sotto chiave, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi. Il maresciallo è indagato: i suoi colleghi non hanno pensato neppure lontanamente di chiudere un occhio. Né, probabilmente, è stato loro richiesto. Ad ogni modo, quel che si doveva fare s’è fatto. Proprio perché, è questo il principio osservato dagli investigatori, chi rappresenta la legge in un determinato territorio deve necessariamente dare il buon esempio.

E se anche l’abusivismo edilizio, croce di territori nel Mezzogiorno che vengono martoriati dalla cementificazione selvaggia, è reato piuttosto diffuso, non è questa un’attenuante per chi sfoggia i gradi sulla divisa. Semmai è un’aggravante, un comportamento da sanzionare al pari degli altri proprio perché si possa continuare a perseguire l’illegalità con l’integrità di sempre. Il sequestro della villa con piscina è stato disposto, dunque, da un giudice. Il provvedimento potrà essere impugnato, così come ci sarà tempo e modo per l’indagato di chiarire la propria posizione. Le difformità rispetto alle autorizzazioni sono state rilevate dai carabinieri e sono agli atti, nel fascicolo del pm che si sta occupando del caso.

 

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