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Cronaca

Il medico: "Vantaggiato accetta il cibo"

LECCE - Ieri ha mangiato ravioli, e a quanto pare non avrebbe rifiutato il cibo negli ultimi giorni. Il menù che il carcere di Borgo San Nicola offre quotidianamente a Giovanni Vantaggiato, lo stragista di Brindisi, viene reso noto al gip Ines Casciaro che la scorsa settimana aveva dato incarico al medico legale Alberto Tortorella di eseguire una visita medica e valutare se le condizioni di salute del 68enne siano tali da necessitare un trasferimento in un’altra struttura detentiva.

LECCE - Ieri ha mangiato ravioli, e a quanto pare non avrebbe rifiutato il cibo negli ultimi giorni. Il menù che il carcere di Borgo San Nicola offre quotidianamente a Giovanni Vantaggiato, lo stragista di Brindisi, viene reso noto al gip Ines Casciaro che la scorsa settimana aveva dato incarico al medico legale Alberto Tortorella di eseguire una visita medica e valutare se le condizioni di salute del 68enne siano tali da necessitare un trasferimento in un’altra struttura detentiva.

La prima relazione è stata consegnata nei giorni scorsi, dopo gli accertamenti di mercoledì. Emerge principalmente che l’uomo avrebbe rifiutato di sottoporsi alle analisi del sangue e qualsiasi altra forma di analisi “invasiva” e per questo non è stato possibile effettuare esami più dettagliati. Il killer di Melissa Bassi, che ha ammesso di aver posizionato tre bombole davanti alla scuola Morvillo, il 19 maggio scorso, e di averle fatte esplodere causando non solo la morte della sedicenne, ma il ferimento di altre nove persone, non verserebbe in condizioni di salute tali da destare preoccupazione.

Non vi sarebbero scompensi alimentari e, a quanto si è saputo, Vantaggiato assumerebbe normalmente i pasti che gli vengono forniti in carcere e della cui tipologia il giudice viene giornalmente informato. L’avvocato del 68enne, Franco Orlando, aveva dichiarato che il proprio assistito negli ultimi tempi era molto dimagrito e aveva anche specificato di aver appreso che non si cibava da giorni e rigettava qualsiasi genere di cure.

Non è escluso che nei giorni a venire, se il giudice lo riterrà opportuno, lo stesso medico legale possa fare ritorno nel carcere per eseguire altri approfondimenti e per verificare se l’imprenditore di Copertino abbia cambiato idea sui prelievi di sangue. Per il momento, mentre i pm si accingono a chiudere le due indagini che lo riguardano (è accusato di strage con finalità terroristica e possesso di ordigno micidiale, oltre che di tentato omicidio per fatti del 2008) e a chiedere il giudizio immediato.

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