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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

“Il pensionato fu bruciato quando era ancora vivo”

La testimonianza del medico legale nel processo sull'omicidio di Cosimo Mastrogiovanni, trovato senza vita nella sua villetta il 13 novembre 2014: imputato un marocchino di 33 anni che conobbe la vittima in una chat per uomini

BRINDISI – “Le fiamme lo avvolsero quando era ancora vivo: il pensionato respirava ancora, lo confermano i risultati della perizia medico-legale e in particolare la percentuale di carbossiemoglobina e la presenza di fuliggine e particelle di combusto nelle vie respiratorie profonde”.

Zakaria Ismaini-2Nuova udienza del processo sull’omicidio di Cosimo Mastrogiovanni, 63 anni, trovato senza vita sul pavimento del salotto della villetta alle porte di Latiano, incentrata sull’ascolto del medico legale citato come testimone dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, titolare del fascicolo d’inchiesta che ha portato al rinvio al giudizio di Zakaria Ismaini, 33 anni, di origine marocchina (nella foto accanto).

L’imputato è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà, da motivi abbietti e dal fatto che avrebbe rubato l’auto, il computer e il portafogli del pensionato conosciuto su internet, dopo essersi iscritto a un sito per soli uomini.

Secondo la ricostruzione del pm Giuseppe De Nozza, il pensionato sarebbe stato prima tramortito con un colpo alla testa, poi bruciato vivo dalle fiamme appiccate per cancellare ogni traccia. Il movente sarebbe legato alla conoscenza tra la vittima e il marocchino, alimentata nella chat. Da lì sarebbe nata un’amicizia, tanto che l’anziano lo avrebbe invitato nel Brindisino, pagandogli il biglietto per il viaggio da Catania, città in cui risiedeva.

L’udienza del processo, davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Brindisi, ha visto il medico rispondere alle domande del pm, del presidente del collegio giudicante, così come dell’avvocato difensore dell’imputato Felicia Mancini e del penalista che rappresenta le parti civili, Roberto Palmisano. Si sono costituiti in giudizio due fratelli, un nipote e il figlio adottivo del pensionato. 

casa sequestrata mastrogiovanni ok-2Il medico legale ha confermato i risultati dell’autopsia che accertò una percentuale di carbossiemoglobina, un complesso stabile formato da monossido di carbonio ed emoglobina all'interno dei  globuli rossi, del 33 per cento a fronte di un valore fisiologico stimato nell'uno per cento. Gli esami accertarono, inoltre,  la presenza di fuliggine e particelle di combusto nelle vie respiratorie profonde.

In altri termini, Mastrogiovanni sarebbe stato ancora vivo al momento dell'incendio. Il che confermerebbe l’impostazione accusatoria. Il corpo venne trovato da una coppia interessata ad acquistare la villetta (nella foto)

Ismaini è sotto inchiesta per altri due omicidi: quello di Letizia Consoli, vedova, 50 anni, uccisa il 7 febbraio 2015, nei pressi del villaggio turistico La Playa, a Catania, e quello di Anna Stellato detta Luna, 24 anni, che risale al 14 luglio 2012, il cui cadavere venne trovato sulla spiaggia di Torre Pedrese.

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