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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il questore: "La gente denuncia di più"

BRINDISI - Arretra la criminalità organizzata e cresce la fiducia nelle istituzioni e nella Polizia di Stato. E' un bilancio lusinghiero quello del 2011 per la questura di Brindisi, che si radica sempre più nel tessuto sociale della provincia. “Un anno impegnativo – lo definisce il questore Alfonso Terribile – in cui i risultati sono stati soddisfacenti, considerata l'enorme mole di lavoro svolto. Non solo in termini di polizia giudiziaria e sul fronte della repressione, ma anche per quanto attiene la prevenzione, l’ordine pubblico, i servizi amministrativi e sociali che spesso non si vedono ma contribuiscono a rendere tangibile la percezione della sicurezza “.

BRINDISI - Arretra la criminalità organizzata e cresce la fiducia nelle istituzioni e nella Polizia di Stato. E' un bilancio lusinghiero quello del 2011 per la questura di Brindisi, che si radica sempre più nel tessuto sociale della provincia. “Un anno impegnativo – lo definisce il questore Alfonso Terribile – in cui i risultati sono stati soddisfacenti, considerata l'enorme mole di lavoro svolto. Non solo in termini di polizia giudiziaria e sul fronte della repressione, ma anche per quanto attiene la prevenzione, l’ordine pubblico, i servizi amministrativi e sociali che spesso non si vedono ma contribuiscono a rendere tangibile la percezione della sicurezza “.

I brindisini si fidano sempre più e denunciano. Un effetto importante perché, ad esempio in termini di furti d'auto, e conseguente richiesta di danaro per la restituzione della vettura – il cosiddetto fenomeno del “cavallo di ritorno” – i brindisini non stanno più zitti pagando il ladro di turno, ma denunciano e le auto vengono ritrovate:  126 quelle scovate nell'arco di 24ore dal furto e restituite ai legittimi proprietari nell'arco del 2011.

Arretrano le organizzazioni mafiose dopo gli arresti di peso effettuati dalla squadra mobile che hanno impedito alla Sacra Corona Unita di ricostituirsi, facendo fallire gli obiettivi dei fratelli Campana assicurati alla giustizia, insieme con altri personaggi finiti nella operazione “Last Minute” che ha disarticolato la quarta mafia.

Colpi importanti sono stati inferti anche al fenomeno delle estorsioni e alllle rapine in particolare in gioielleria. Quasi completamente azzerato il problema dei furti di rame, in cui Brindisi si distingueva in maniera particolare: essere capitale d’Italia nel furto “dell’oro rosso” reato in cui la Puglia ha primeggiato strappando la palma al resto delle regioni italiane.

Superlavoro a Restinco – dove sotto la direzione dell’ufficio di gabinetto della questura di Brindisi sono state impiegate unità delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza, militari del reggimento San Marco). Un’aliquota pari alle forze di polizia impiegate sul territorio. Intenso anche il lavoro svolto in tema d’immigrazione.

A illustrare i dati dell’attività svolta  nel 2011 oltre al questore Alfonso Terribile, il capo di gabinetto Anna Palmisano, i dirigenti della Squadra Mobile Francesco Barnaba, della Digos Vincenzo Zingaro e della sezione volanti Alberto D’Alessandro.

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