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Cronaca

Il "rapinatore" al gip: "Non sono stato io"

BRINDISI - Ha rigettato le accuse dinanzi al gip Claudio Bistonte, 47 anni di Brindisi, arrestato per la rapina da 70mila euro ai danni di un agente di Gallipoli: "Quello scooter non è il mio" ha detto l'arresato" al fianco del suo avvocato di fiducia Luca Leoci.

BRINDISI – “Non sono stato io, quello scooter non è mio, mio figlio ha un Piaggio Liberty bianco ma non è quello che si vede nelle telecamere, io poi, nemmeno lo uso”. Si è difeso così questa mattina durante l'interrogatorio di garanzia, Claudio Bistonte, il 47enne brindisino arrestato venerdì scorso dalla polizia perché ritenuto uno dei due responsabili della rapina del 24 giugno scorso a Brindisi ai danni dell'agente di carburanti di Gallipoli dal bottino di 70mila euro.Bistonte, affiancato dal suo legale di fiducia, l'avvocato Luca Leoci, sosterrebbe, inoltre che gli sms da lui inviati a una donna, utilizzati dagli investigatori come prove a suo carico, sarebbero stati interpretati nel modo sbagliato.

Completamente estraneo alla vicenda quindi. Il legale del 47enne, nelle prossime settimane, presenterà istanza di scarcerazione al Tribunale del riesame.Gli agenti della squadra mobile di Brindisi, intanto, sono a lavoro per cercare il complice, colui che puntò una pistola nera alla tempia dell'agente di commercio sottraendogli 70mila euro in contanti, appena ritirati dalla società dei Fratelli Saponaro di Brindisi, quale pagamento del carburante acquistato dall'azienda per la quale lavora, la Nuova Ampa di Galipoli del senatore Vincenzo Barba.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, subito dopo il colpo il rapinatore montò su uno scooter Piaggio Liberty alla cui guida c'era presumibilmente Claudio Bistonte. I due si dileguarono in pochi minuti ma il tragitto così come il numero di targa fu rilevato sia dalle telecamere che da alcuni testimoni.Secondo il 47enne però a bordo di quello scooter non c'era lui.

 

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