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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Il rituale antico della vestizione dei cavalli, tradizione per Sant'Oronzo

I turisti non potevano fare a meno di sostare un attimo, per documentare con una foto la tradizione che il 26 di agosto fa tornare Ostuni quella che era decine di anni fa.

OSTUNI - I turisti non potevano fare a meno di sostare un attimo, per documentare con una foto la tradizione che il 26 di agosto fa tornare Ostuni quella che era decine di anni fa. I cavalli per strada, nei vicoli. Bardati di rosso in onore di Sant’Oronzo. E’ una storia che si ripete ogni anno, un rituale cui le famiglie ostunesi sono molto legate per devozione sì, ma anche perché non si dissolva nel nulla una pratica che ha radici nel passato. E’ scenografica la processione con cavalcata a Ostuni, tant’è che ogni anno attira centinaia di turisti. Ormai qualche tempo il santo, seguito dai cavalli, sfila tra gli smartphone. La novità 2014 è il drone che ha ripreso tutto dall’alto.

BrindisiReport.it è stato invitato quest’anno a seguire da vicino un rito che è piuttosto privato e che viene gelosamente eseguito dalle singole famiglie che conservano gli usi e i costumi della festa patronale ostunese: la vestizione di due cavalli.

Erano il numero 2, Giuliano, e il numero 8 Manuele (questi i nomi dei due frisoni fotografati) che hanno stazionato dalle 16.30 del pomeriggio del 26 agosto in due vicoletti della zona più antica della Città Bianca.

Per Manuele è stata la prima volta. Ha 4 anni, lo ha montato Antonio Pinto che è anche il proprietario. Gli accompagnatori sono Dino Barnaba e Domenico Capone, ma alla sistemazione dei dettagli ha contribuito l’intera famiglia, con grande emozione. Dai parastinchi con l’immagine del santo al manto rosso che ogni famiglia ricama a suo piacimento con fili d’argento. Su quello di Manuele è ritratta l’immagine della chiesa cattedrale.

Stesso procedimento anche per il cavallo Giuliano, che è stato montato da Giuseppe Tagliente, accompagnatore Giovanni Gentile. Indispensabile il supporto di Vita Gentile, la madre del fantino, che oltre ad aver ricamato a mano una mantiglia ha aiutato entrambi i ragazzi perche ai rispettivi cavalli non mancasse nulla.

Ecco di seguito le immagini. 

La tradizione si rinnova: la vestizione di un cavallo per Sant'Oronzo

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