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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il saluto del colonnello Conforti: "Ribellatevi alle facciate prive di contenuto"

Oggi la conferenza stampa di commiato del colonnello Nicola Conforti, che dopo due anni lascia il comando dell'Arma di Brindisi: "Ho trovato una città diversa da quella che mi ero immaginato". Fra due giorni, l'insediamento di Giuseppe De Magistris

BRINDISI – “Brindisi ha enormi potenzialità. Ci vorrà del tempo, ma sono convinto che la maturazione prima e poi arriverà”. E’ con questo messaggio di augurio che il colonnello Nicola Conforti lascia dopo 784 giorni di comando l’Arma dei carabinieri della provincia di Brindisi. L’ufficiale originario di Massafra passa il testimone al parigrado Giuseppe De Magistris.

I due comandanti fanno un percorso inverso. Il primo, dopo due anni vissuti sul territorio, in mezzo alla gente, va a Roma per dirigere l’ufficio di Cooperazione internazionale del comando generale dell’Arma, un incarico che lo proietta sullo scenario internazionale, nei teatri in cui le autorità italiane collaborano con quelle locali per il mantenimento della pace e nell’attività di contrasto ai traffici illeciti. Il secondo invece torna in un contesto prettamente operativo, dopo aver prestato servizio per due anni a New York, presso il dipartimento per le operazioni di mantenimento della pace dell’Onu.

Nicola Conforti 2-2-2Il bilancio dei due anni di comando

Il 4 agosto 2015, quando si presentò ai giornalisti, Conforti disse che sarebbe stato “il colonnello in mezzo alla gente”. Dopo due anni, non vi sono dubbi sul fatto che questo proposito abbia trovato pieno riscontro nella realtà. “Gli uomini dell’ufficio Comando – dichiara il colonnello – non mi hanno visto quasi mai. In questi due anni ho ricevuto attestazioni dalla gente comune, mentre andavo in giro nei Comuni della provincia”. 

Conforti non propone il rituale elenco delle brillanti operazioni contro il crimine organizzato portate a termine sotto il suo comando (l’ultima un paio di giorni fa, quando è scattato il blitz “Omega bis”). Piuttosto rimarca con orgoglio i risultati ottenuti nel contrasto allo stalking (“ho parlato personalmente con delle vittime – dichiara il comandante – che si vergognavano e chiedevano scusa nel raccontare le loro vicissitudini”), nell’attività di sensibilizzazione effettuata presso le scuole, nella tutela degli anziani dal fenomeno delle truffe, nella lotta contro il caporalato. “Abbiamo tentato di mettere l’Arma al servizio del cittadino- spiega Conforti – su tutti i fronti”.

Il messaggio per i brindisini

Conforti è entrato in simbiosi con un territorio sul quale non avrebbe scommesso “neanche 5 centesimi”, per sua stessa ammissione, quando nel febbraio del 2015 ricevette la telefonata sulla sua nuova destinazione. “Fui colto di sorpresa – dichiara il colonnello – mai avrei immaginato di poter andare a Brindisi”. Ma il comandante ha trovato una città diversa da quella che si era immaginato, sulla base delle cronache del ventennio precedente. “Una città – prosegue il colonnello – in cui la qualità della vita è buona”. Una città con grosse potenzialità, appunto. 

“In altri ambiti sociali – afferma il colonnello – ci vuole più pazienza rispetto al contesto in cui opera l’Arma. Ma sono certo che prima o poi questa provincia riuscirà a esprimere le sue potenzialità”.  E a tal proposito Conforti invita i cittadini a “ribellarsi alle facciate prive di contenuto". "Fate qualcosa di concreto- conclude - per il vostro territorio”.

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