Web più insidioso, ma a Brindisi si vuol chiudere la Polizia postale

BRINDISI – Nell’era dell’espansione impetuosa e problematica del web in tutti i settori della vita economica e sociale delle comunità mondiali, si ristruttura la presenza della Polizia postale sul territorio italiano, e guarda caso in Puglia è solo la sezione di Brindisi quella destinata alla chiusura, malgrado una attività investigativa e divulgativa svolta negli ultimi anni che rende davvero merito a chi ci lavora da anni. La denuncia arriva dalla segreteria provinciale di uno dei sindacati della Polizia di Stato, il Coisp.

La Polizia postale, come è noto a molti, ha come specializzazione anche – e di questi tempi, soprattutto – la lotta ai reati informatici. Una galassia percorsa dalle vie oscure della pedofilia, dall’insidioso fenomeno del cyberbullismo, a quello dello stalking, sino alla recente, drammatica  casistica del suicidio programmato noto come Blue Whale. Il Coisp non comprende pertanto la giustificazione dei tagli alle sezioni della Polizia postale in Italia, e in Puglia a Brindisi, come necessità legata ad una ristrutturazione generale delle forze dell’ordine.

La logica, sostiene la segreteria provinciale del Coisp, vorrebbe che nella società 4.0 i nuclei investigativi sui reati informatici venissero incrementati nei territori, non ridotti. “In tale contesto – si legge in un comunicato del sindacato – ciò che più dispiace è il totale silenzio della politica locale che sembra non essersi accorta di quanto grave sia una simile eventualità, con l’eliminazione di un importante e centrale punto di riferimento per tutti i cittadini brindisini”.

Un arretramento dello Stato in provincia di Brindisi sul fronte della lotta alle insidie connesse al web (non vanno dimenticate le truffe online, i furti di identità, le violazioni dei sistemi) costituirebbe una nuova sconfitta per un territorio troppo spesso marginalizzato. Ora, conclude il Coisp, vedremo cosa sapranno fare politica e istituzioni locali per evitarla.