rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico

Consales e Loiacono multati dal giudice: assenti ingiustificati in udienza

Ammenda pari a 400 euro ciascuno: dovevano essere ascoltati come testimoni citati dal pubblico ministero. Il processo partito dalla denuncia per ingiuria presentata dallo stesso sindaco e dal presidente del Consiglio, costituiti parte civile: sei brindisini imputati

BRINDISI – Il sindaco di Brindisi e il presidente del consiglio comunale sono stati multati dal giudice di pace: 400 euro a testa per non essersi presentati in aula a deporre come testimoni citati dal pm, assenza non giustificata da alcuna comunicazione scritta, se non da un “impedimento per motivi istituzionali” reso noto solo verbalmente dai difensori di fiducia.

La spiegazione non è stata ritenuta sufficiente, da qui la sanzione nel processo scaturito dalla denuncia che entrambi presentarono per ingiuria, all’indomani di una seduta consiliare, risalente al 2012, durante la quale volarono dal pubblico parole ritenute pesanti sia da Consales che da Loiacono.

La multa è stata comminata al primo cittadino, Mimmo Consales, e a Luciano Loiacono, lo scorso 12 gennaio dal giudice Sigillino di fronte al quale era stata fissata la prima udienza del dibattimento (penale) nel quale entrambi si sono costituti parte civile a novembre, ritenendosi offesi nell’onore e nel decoro. Sotto processo sono finiti sei brindisini, presenti tra il pubblico quel giorno: Claudio Di Rienzo, 61 anni, i figli Giuseppe, 32, e Fabrizio, 23, Marco Pesce, 24, Davide Taberini, 25, e Matteo Fatelli, 23, tutti sono imputati con l’accusa di ingiuria in concorso. E tutti sin dall’inizio hanno respinto l’addebito affidando la propria difesa agli avvocati Massimo Ciullo e Stefano Latini.

Al centro del processo c’è la seduta alquanto turbolenta del Consiglio del 20 novembre 2012, sull’abolizione della Provincia di Brindisi decisa dal Governo nell’ottica del taglio delle spese: secondo l’accusa, i sei “offendevano l’onore o comunque il decoro di Cosimo Consales, sindaco e legale rappresentante pro tempore del Comune di Brindisi, nonché di Luciano Loaicono, presidente del Consiglio, rivolgendo all’indirizzo dei medesimi l’epiteto ingiurioso ‘mafioso’”, si legge nel capo di imputazione.

Il processo ha preso il via dopo la querela sporta dal primo cittadino e dal numero uno del consiglio comunale, entrambi espressione del Partito democratico, a distanza di diverse settimane dalla seduta, il 21 gennaio 2013. Verso la fine del 2012, più di qualcuno rivendicava il diritto alla pronuncia dei diretti interessati, vale a dire dei consiglii comunali, sulla cancellazione delle Province. A Brindisi l’argomento venne inserito nell’ordine del giorno come unico allo scopo di favorire il confronto con tutte le problematiche annesse alla dichiarazione di morte dell’Ente.  E fu un susseguirsi di polemiche, volarono parole grosse anche tra i banchi, lontano dai microfoni e le scintille finirono per infiammare gli animi anche di qualcuno del pubblico.

Venne richiesto anche l’intervento dei vigili urbani per riportare l’ordine in aula e furono proprio gli agenti della polizia municipale a identificare sei persone tra il pubblico, quelle che sono finite a giudizio e che ora devono difendersi dall’accusa di ingiuria, per la quale sia il sindaco che il presidente del consiglio hanno chiesto di essere risarciti sul piano dell’immagine ritenuta gravemente lesa.

Nell’atto di costituzione di parte civile non c’è alcuna quantificazione: gli avvocati Massimo Manfreda per Consales e Gianvito Lillo per Loiacono hanno rimesso il tutto alla valutazione del giudice. I legali degli imputati, Massimo Ciullo e Latini, dal canto loro hanno eccepito una serie di questioni tecniche per difetto di querela.

Superata la fase delle eccezioni preliminari, Consales e Loiacono dovevano essere ascoltati come testi chiamati dal pubblico ministero. E il 12 gennaio scorso, data l’udienza, in aula dal giudice di pace non c’erano, né tanto meno hanno consegnato una giustifica scritta come previsto. Una volta multati, il giudice ha fissato una nuova udienza, in calendario la prossima estate. Nel caso in cui non dovessero presentarsi, rischiano l’accompagnamento coattivo per mano degli uomini delle forze dell’ordine.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consales e Loiacono multati dal giudice: assenti ingiustificati in udienza

BrindisiReport è in caricamento