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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

In coma per spinello: dimesso minorenne

BRINDISI - Non c’è più nulla da temere per il ragazzino di 14 anni (non 16 come si era appreso in un primo momento) che è finito in coma per aver fumato uno spinello a una festa. E’ tornato a casa.

BRINDISI - Non c’è più nulla da temere per il ragazzino di 14 anni (non 16 come si era appreso in un primo momento) che è finito in coma per aver fumato uno spinello a un party privato organizzato presso una nota struttura ricettiva di Brindisi. E’ tornato a casa, dimesso dal reparto di Pediatria dell’ospedale Perrino di Brindisi dove era stato ricoverato e tenuto sotto stretta osservazione. E’ la Squadra mobile di Brindisi, ora, ad occuparsi dalle indagini: si procede per cessione di stupefacenti aggravata dal fatto che chi l’ha ricevuta è un minore.

Gli agenti dell’Antidroga, coordinati dal sostituto commissario Domenico Conte e dal vicequestore Alberto Somma, stanno lavorando sodo partendo dal presupposto che quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì è di una gravità tale da esigere un’attività investigativa serrata.

E’ ritenuta del tutto veritiera la versione ricostruita, secondo cui il 14enne sarebbe stato condotto in un angolo appartato da ragazzi più grandi e costretto a fumare uno spinello, contro la sua volontà. Gli investigatori stanno cercando di appurare quale fosse la sostanza stupefacente utilizzata, se si trattasse effettivamente solo di cannabinoidi così come rilevato dalle analisi tossicologiche eseguite presso il nosocomio di Brindisi. Il gruppetto di maggiorenni, composto da almeno 3 persone, che avrebbe passato lo spinello al ragazzino.

I fatti si sarebbero verificati così come sono stati accertati. Il ragazzino era fra gli invitati a una festa privata per il compleanno di un 19enne. Non aveva mai bevuto, né fumato prima della notte di ieri. Neppure una sigaretta. Si è sentito male ed è stato condotto al Perrino in ambulanza. Sul posto è intervenuto, dopo la segnalazione, un equipaggio della sezione Volanti per i primi accertamenti.

Le indagini della Mobile vanno avanti. La contestazione, dietro l’angolo per la comitiva che avrebbe trascinato il minore sulla cattiva strada, è pesante. Il 14enne (li compirà a settembre) è stato riaffidato alla madre, ancora sconvolta per quanto successo. Gli servirà da lezione, a voler guardare il lato positivo della vicenda: ha corso un pericolo enorme, gli è andata bene e probabilmente, da oggi in poi, starà alla larga da “sigarette” modificate.

 

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