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Cronaca

Incarichi affidati dal Comune, 60 giorni per copiare i file

Nominato come perito della Procura l’ingegnere Sergio Civino di Lecce: dovrà esaminare il server del settore Urbanistica e i computer dei quattro indagati. Nel pomeriggio l’inizio delle operazioni. Le perquisizioni lo scorso 26 maggio

BRINDISI – Dovrebbe arrivare tra sessanta giorni una prima risposta sugli interrogativi che riguardano gli affidamenti diretti degli incarichi di progettazione conferiti dal settore Urbanistica del Comune di Brindisi: due mesi di tempo sono stati assegnati dalla Procura al perito nominato per leggere, copiare ed esaminare tutti i file contenuti nel server della ripartizione, così come nei computer e nei supporti informatici in uso ai quattro indagati nel nuovo filone d’inchiesta.

Il pm Iolanda Daniela ChimientiIl pubblico ministero Jolanda Daniela Chimienti (nella foto) ha chiesto la consulenza all’ingegnere Sergio Civino, professionista che ha studio a Lecce, nominato questa mattina alla presenza dei legali che assistono Fabio Lacinio, dirigente del settore Urbanistica del Comune di Brindisi (avvocato Roberto Cavalera); Pasquale Luperti, ex assessore all’Urbanistica, ( Massimo Ciullo); Luigi Dell’Atti, architetto con studio a San Pietro Vernotico ( Massimo Manfreda), e Teodoro Indini, funzionario della ripartizione Urbanistica.

Sono sotto inchiesta, sia pure in tempi diversi, rispetto a due ipotesi di reato: turbata libertà nella scelta del contraente e falso ideologico. Non è escluso che all’esito della perizia, le contestazioni possano subire aggiornamenti.

Lacinio, Luperti e Dell’Atti, infatti, risultano indagati già dal 2015, dal momento che ei loro confronti c’è stata la notifica della proroga dell’inchiesta lo scorso 15 maggio e dunque la Procura  stava svolgendo  accertamenti sei mesi prima. Indini, invece, è stato aggiunto dopo, quando cioè la notizia dell’esistenza di un procedimento penale è diventata pubblica essendoci state una serie di perquisizioni delegate ai finanzieri del Nucleo di polizia giudiziaria eseguite il 26 maggio scorso.

I militari si sono presentati nelle abitazioni di Luperti e Lacinio, nello studio di Dell’Atti che risulta titolare dell’incarico per la progettazione di Cala Materdomini, affidato in via diretta dal Comune a novembre 2015 per ventimila euro più iva. Si sono poi spostati negli uffici del Comune, dove hanno iniziato a raccogliere documentazione ritenuta utile alle indagini legate agli affidamenti degli incarichi di progettazione, in cui rientra anche lo shuttle, opera del valore di 40 milioni di euro, su cui punta(va) l’Amministrazione per collegare la stazione ferroviaria all’aeroporto del Grande Salento, con una fermata intermedia nei pressi dell’ospedale Antonio Perrino, nonostante le polemiche dell’opposizione, tanto di sinistra che di destra.

Per reperire altri documenti sullo shuttle il pm ha disposto perquisizioni nella sede della società Tps di Perugia, una delle più importanti sul panorama nazionale, e negli uffici di tre professionisti sempre a Perugia, a cui l’Ente nel 2013 si sarebbe rivolto per chiedere una consulenza e la progettazione di la fermata di interscambio, le pensiline, la passerella del Cillarese e il nuovo ingresso dell’aeroporto.

Affidamento diretto anche per l’incarico di progettazione del Piano urbanistico generale all’architetto Francesco Karrer, a fronte di un corrispettivo di 39.500 euro, dopo la fine del rapporto contrattuale con il professore Giorgio Goggi.

Con lo svolgimento della perizia potranno arrivare risposte agli interrogativi alimentati dal materiale che negli ultimi mesi è stato raccolto dai finanzieri.

Le operazioni peritali inizieranno questo pomeriggio alle ore 17, quando l’ingegnere Civino prenderà in consegna tutto il materiale acquisito nelle ultime settimane dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria. Per i telefonini in uso agli indagati, già in sede di perquisizioni sono stati eseguiti i back-up che hanno permesso di copiarne il contenuto

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