Clima pesante a Brindisi: attentato contro l'auto del sindaco Consales
Si aggrava il clima a Brindisi: attorno alle 23,30 l'auto del sindaco Mimmo Consales è stata avvolta dalle fiamme, che hanno danneggiato anche una vettura vicina. Pochissimi dubbi che si tratti di un atto doloso rivolto contro il primo cittadino
BRINDISI - Si aggrava il clima a Brindisi: attorno alle 23,30 l'auto del sindaco Mimmo Consales è stata avvolta dalle fiamme, che hanno danneggiato anche una vettura vicina. Pochissimi dubbi che si tratti di un atto doloso rivolto contro il primo cittadino. La Ford Kuga bianca di Consales è stata gravemente danneggiata, l'altra auto lambita dal fuoco è una Fiat 500 (video). C'è anche una terza auto danneggiata, una Opel Antara di un avvocato. Il fatto è accaduto all'altezza dell'abitazione del sindaco in viale Belgio. Sul luogo i carabinieri della compagnia di Brindisi. E' molto probabile che sia stata utilizzata qualche tavoletta di "diavolina" poggiata sugli pneumatici anteriori del Suv.
Il sindaco ha cercato di tranquillizzare la compagna molto spaventata e in lacrime, attribuendo l'attentato a qualche balordo. Ma saranno i carabinieri a stabilire movente e autori del fatto. Mimmo Consales si è poi allontanato con il tenente Alberto Cavenaghi comandante del Norm, e con il tenente Luca Morrone comandante della compagnia del capoluogo, per le prime sommarie informazioni. In viale Belgio sono arrivate anche alcune pattuglie della polizia, Mobile e Sezione volanti, e sin dai primi momenti c'era l'assessore Pasquale Luperti.
E' giunta subito la condanna dell'attentato da parte dell'opposizione. "Le distanze politiche tra noi e Consales sono evidenti e incolmabili - ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Mauro D'Attis - ma di fronte ad un episodio del genere, se l'origine dovesse essere dolosa, il primo sentimento che esprimiamo è quello di netta condanna 'senza se e senza ma'. Ovviamente ci aspettiamo che, in quel caso, siano individuati presto i responsabili". Più concentrato sul piano personale il commento di Luperti: "Ho visto Consales molto abbattuto. Un brutto gesto anche nei confronti della sua famiglia". La Fiat 500 appartiene ad un assicuratore.
Una delle piste su cui gli investigatori dei carabinieri molto probabilmente concentreranno la loro attenzione è il clima che si vive in queste settimane in Brindisi Multiservizi, la società in house del Comune della quale il sindaco ha destituito in questi giorni l'amministratore, ma che vive da tempo una situazione di precarietà finanziaria che mette in discussione la certezza del posto di lavoro. Secondo alcuni testimoni, ci sarebbero stati spiacevoli episodi nel recente passato, legato ai tagli delle indennità, proprio sotto l'abitazione del sindaco, con insulti rivolti al primo cittadino da parte di alcuni soggetti non identificati. In mattinata saranno acquisite le registrazioni delle videocamere presenti nella zona.
Aggiornamento: “Grazie per la solidarietà, io non mollo. Vado avanti più forte di prima”. Lo ha scritto alle due della scorsa notte su Twitter Mimmo Consales, sindaco Pd di Brindisi, contro la cui auto poco prima era stato realizzato un attentato incendiario che l’ha distrutta
Il sindaco era stato ascoltato dai carabinieri che avevano raccolto la denuncia. Numerosi i componenti della giunta e della maggioranza a recarsi sul posto appena dopo i fatti. Anche dall’opposizione attestati di solidarietà.
“Come molti sindaci in altre parti d’Italia sono costretto ad affrontare da solo situazioni di estremo pericolo”. Lo ha detto Mimmo Consales (Pd) primo cittadino di Brindisi al quale la scorsa notte è stata data alle fiamme la propria vettura, una Ford Kuga. “Può essere di tutto – ha detto Consales – dal balordo a questioni più delicate. Ho fornito comunque ai carabinieri che stanno indagando su questo episodio tutti gli elementi a mia conoscenza”. “Ci sono situazioni particolari – ha poi aggiunto – ad esempio con la partecipata o con la società che gestisce il servizio rifiuti. Ci sono criminali che pretendono corsie preferenziali che un sindaco non può garantire”.
“Se pensavano di spaventarmi – ha concluso – non ci sono riusciti. Vado avanti più forte di prima”.