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Cronaca

Incendio di auto e villetta: individuato e arrestato il presunto responsabile

Individuato e arrestato il presunto responsabile dei due incendi che danneggiarono una villetta e un'auto a Brindisi

BRINDISI – Individuato e arrestato il presunto responsabile dei due incendi che scoppiarono nella notte tra il 24 e il 25 marzo dello scorso anno ai danni di un’auto e una villetta a Brindisi appartenenti allo stesso nucleo famigliare. Si tratta del 20enne Lorenzo Russo. È accusato di concorso in incendio e in danneggiamento. L'interrogatorio di garanzia di Russo, la cui cattura è stata chiesta dal pm Iolanda Daniela Chimienti. avverrà lunedì. Russo è difeso dall'avvocato Andrea D'Agostino.

I retroscena, le zone d'ombra e il secondo complice

L’auto in questione era una Fiat 500 ed era parcheggiata in piazza Morandi, il rogo provocò danni anche ad altri due veicoli. La villetta, invece, era una residenza estiva situata in contrada Betlemme sulla litoranea nord. Gli incendi divamparono a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, e furono domati dai vigili del fuoco. Lorenzo Russo fu fermato pare un mese circa dopo i fatti, interrogato dalla Squadra mobile e poi rimesso in libertà. Ammise di essere lui l'autore degli attentati, ma sostenne di avere agito da solo, per vendicare un'offesa patita dalla madre.

Lo scenario potrebbe in realtà essere diverso, perchè vi sono tracce della circostanza che ad agire furono almeno in due. Inoltre, Russo viene inquadrato come appartente al gruppo Borromeo, quello entrato in rotta di collisione - con tanto di sparatorie e vendette incrociate - con il gruppo Lagatta, su cui hanno indagato i carabinieri della compagnia di Brindisi giungendo all'arresto di numerosi soggetti ritenuti collegati a questo scontro. La parte lesa degli incendio del 24 e 25 marzo scorso invece appartiene al gruppo Lagatta.  

L'incendio ai danni di auto e villetta

Perchè l'arresto di Russo a distanza di almeno 8-9 mesi dalla sua confessione? Forse perchè la Mobile nel frattempo ha individuato il presunto complice, nome che figura nell'ordinanza di custodia cautelare, mentre sull'ipotesi di reato pesa l'aggravante dei futili motivi, che lascia pensare sempre al movente esposto da Russo all'epoca del fermo. Si capirà tutto molto meglio dopo l'interrogatorio di garanzia. L'arresto di Lorenzo Russo è avvenuto nella mattinata di ieri, venerdì 26 gennaio. 

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