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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale Perrino, inchiesta per corruzione: indagati medico e imprenditori

Il pm: “Gara aggiudicata in cambio del pagamento di congressi e spese alberghiere anche per la moglie”. Utilità contestate per quasi diecimila euro dal 2009 al 2012

BRINDISI – Una fornitura aggiudicata in cambio del pagamento di congressi e spese alberghiere per il direttore pro tempore del reparto di Oculistica dell’ospedale Perrino di Brindisi (e per la moglie): l’ipotesi accusatoria è legata alla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio ed è stata contestata al medico che nel periodo 2009-2012 era presidente della commissione aggiudicatrice e a due imprenditori.

L’inchiesta

antonio maruccia-2Il procedimento penale pende in Procura dal 2017 ma si apprende dell’esistenza dell’inchiesta solo oggi, all’indomani della relazione letta dal procuratore generale della Corte d’Appello di Lecce, Antonio Maruccia (foto al lato), in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario nel distretto che comprende anche Brindisi e Taranto. Il procuratore ha dedicato un capitolo ai reati contro la Pubblica amministrazione, passando in rassegna le indagini condotte dal pool di magistrati di Brindisi negli ultimi anni.

Prima l’inchiesta sul Comune con l’arresto dell’ormai ex sindaco Mimmo Consales, condannato in primo grado per corruzione in concorso con l’imprenditore Luca Screti, ex amministratore unico della società Nubile, alla quale venne affidato l’appalto per la gestione dell’impianto per rifiuti. Consales che ha sempre rivendicato la propria innocenza ha impugnato la  sentenza e attende la fissazione dell’Appello. Di recente c’è stata l’inchiesta sulla  Multiservizi, la partecipata più importante del Comune, scaturita nel processo per concussione elettorale a carico dell’ex dipendente Daniele Pietanza, con riferimento all’audio mandato su Whatsapp per sostenere un candidato sindaco e un candidato consigliere.

La corruzione contestata

Da ultimo, in ordine di tempo, le indagini sul reparto di Oculista che hanno portato i magistrati a contestare “l’imputazione di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio” nei confronti di tre persone. La contestazione riguarda – si legge – il “direttore del reparto di Oculista dell’ospedale Perrino, nonché presidente della commissione aggiudicatrice per la procedura negoziata per la fornitura quadriennale in service di un sistema completo per la chirurgia oftalmica del segmento anteriore e relativo materiale di consumo per faco- emulsificazione e vitrectomia” e gli amministratori unici di due società a responsabilità limitata, divenute titolari della fornitura.

Le utilità

La procedura negoziata venne indetta con delibera della Asl 2 marzo 2010. Secondo quanto sostenuto dalla Procura di Brindisi, il direttore avrebbe ricevuto “utilità consistenti nel pagamento di congressi e piani formativi di aggiornamento denominati Educazioni continua in medicina, comprensivi di spese alberghiere per sé e per la moglie”. Le somme, secondo questa tesi, sarebbero state versare dalla srl “nell’anno 2009 per  2.373 euro, nel 2010 per 5.300, nel 2011 per 1.420 e nel 2012 per 300 euro”. Complessivamente, quindi, le somme ammonterebbero a 9.393 euro, stando alla contabilità tenuta dai magistrati, e sarebbero inquadrabili nella logica del do ut des. Gli indagati hanno avuto modo di nominare avvocati di fiducia, essendo stati notificati gli avvisi di garanzia a tutela del diritto di difesa.

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