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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Incidente finto, estorsione vera

BRINDISI – Inventa un incidente e cerca di estorcere 500 euro al malcapitato quale risarcimento per i presunti danni subiti. Davanti al rifiuto risponde con minacce e attentati incendiari. Dopo sei mesi di indagini finisce in carcere. Protagonista di questa vicenda è il 45enne brindisino Walter Leo, volto già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.

BRINDISI – Inventa un incidente e cerca di estorcere 500 euro al malcapitato quale risarcimento per i presunti danni subiti. Davanti al rifiuto risponde con minacce e attentati incendiari. Dopo sei mesi di indagini finisce in carcere. Protagonista di questa vicenda è il 45enne brindisino Walter Leo, volto già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi Paola Liaci, su richiesta del pm Silvia Toscani, gli è stata notificata nel pomeriggio di ieri.

Dovrà rispondere dei reati di tentata estorsione, incendio doloso e minacce gravi.

Le indagini che poi si sono concluse con l’arresto sono state fatte dagli uomini della seziona Antiracket della Squadra Mobile di Brindisi diretta dal vice questore Francesco Barnaba.

I fatti risalgono allo scorso mese di febbraio,  quando Leo tentò di estorcere sotto minaccia 500 euro quale pagamento per presunti danni derivanti da un sinistro stradale verificatosi con un commerciante di Brindisi.

Danni mai accertati e comunque non esigibili, essendo il suo mezzo, privo di copertura assicurativa obbligatoria.

“Mi devi dare subito i soldi, altrimenti non sai cosa sono capace di fare, ti brucio il negozio e il camion, non ho paura di nessuno!”, disse alla sua vittima.

Dopo qualche mese, e precisamente i primi giorni di maggio, andò a fuoco l’autocarro di proprietà del commerciante preso di mia da Leo, il mezzo era parcheggiato sulla pubblica via.

L’incendio danneggiò la facciata dello stabile e le finestre di una abitazione.

Lo scorso mese di giugno, Walter Leo, dopo essere stato convocato in Questura, e aver compreso che c’erano in atto indagini a suo carico, si ripresentò nuovamente dalla sua vittima, minacciandola gravemente per costringerla a rendere false dichiarazioni all’Autorità Giudiziaria, oppure a eludere le investigazioni a suo carico.

“Sono stato convocato in Questura, mi hanno chiamato, se ti chiameranno per il riconoscimento, dì che non mi conosci. Se invece lo farai, taglierò la gola a te, tua moglie, tuo figlio e anche alla tua nipotina, perché so che hai una nipotina”. In quell’occasione si assunse anche la responsabilità dell’incendio del camion precisando che lo aveva fatto per la mancata corresponsione dei 500 euro.

Leo fu controllato costantemente dagli agenti della Mobile. Il 16 luglio scorso fu trovato a bordo di un motociclo rubato mentre percorreva la litoranea Nord di Brindisi. Fu denunciato per ricettazione.

Il percorso delittuoso seguito da Leo Walter, ha avuto infine termine nella giornata di ieri, con l’esecuzione del provvedimento restrittivo e la relativa traduzione presso la casa circondariale di Brindisi.

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