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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali

Tragedia sul cavalcavia: ai domiciliari il conducente. Sabato i funerali

Gabriele Quaranta ha ribadito al gip di aver sterzato per evitare un cane che gli attraversava la strada. Arresto convalidato. Iniziata in mattinata l'autopsia. Domani alle 10, presso la chiesa di Bozzano, le esequie

BRINDISI – “Un cane mi ha attraversato la strada e ho dovuto sterzare per evitarlo”. Il 22enne Gabriele Quaranta ha confermato al gip del tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis, la stessa versione dei fatti già fornita ai carabinieri nell’immediatezza del tragico incidente in cui la notte fra lunedì 13 e martedì 14 agosto ha perso la vita il 21enne Matteo Machì.

Il brindisino, piantonato presso la stanza 100 dell’ospedale Perrino di Brindisi con l’accusa di omicidio stradale, è stato ascoltato stamani (venerdì 17 agosto) nell’ambito dell’interrogatorio di convalida dell’arresto. Il pm titolare dell’inchiesta, Giovanni Marino, aveva chiesto la custodia in carcere. Il giudice, accogliendo l'istanza formulata dal legale di Quaranta, l’avvocato Gianluca Palazzo, ha concesso la misura dei domiciliari. Una volta dimesso dall’ospedale, dunque, Quaranta tornerà a casa.

Questi ha ripercorso quella drammatica notte. Dopo una serata con gli amici, il 22enne si era messo alla guida della Mini Cooper di proprietà del padre. A bordo della macchina si trovavano anche un altro amico di 23 anni e la vittima. L’auto si è cappottata all’imbocco del cavalcavia che collega la complanare Bozzano-La Rosa alla strada per Tuturano, nei pressi del PalaPentassuglia, in uscita da una curva. A seguito del ribaltamento, Machì è morto sul colpo, mentre gli altri due occupanti del mezzo hanno riportato delle ferite non gravi. 

Quaranta, come detto, ha parlato di un cane che gli ha improvvisamente attraversato la strada e per evitarlo avrebbe sterzato di colpo, andando a sbattere contro il guard rail. Il ragazzo, sottoposto al narcotest e all’alcool test la notte del sinistro, è stato trovato positivo ai cannabinoidi e all’alcool, con un tasso di un tasso di 0,88 grammi per litro. A tal proposito Quaranta ha ammesso di aver assunto dell’hascisc un paio di giorni prima dell’incidente e di aver assunto delle sostanze alcoliche nella serata di lunedì, ma ha ribadito che era in grado di guidare.

Ad ogni modo il pm ha conferito una perizia tecnica per la ricostruzione dell’evento al Ctu Maurizio Sagace (consulente di parte nominato dall'indagaro, ingegnere Alberto Berardi). Contestualmente stamani è stato conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale Liliana Innamorato, che ha eseguito l’esame in presenza dei consulenti nominati dall’indagato, il dottor Marcello Invidia,, e dai familiari della vittima.

Una volta concluso l’esame autoptico, la salma verrà restituita alla famiglia. I funerali sono stati programmati per sabato mattina (18 agosto) presso la parrocchia San Giustino de Jacobis, al rione Bozzano. Matteo Machì lascia una figlioletta di due anni.

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