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Cronaca Oria / Via Latiano

Cliente ucciso dall’avvocato: all’esame anche i precedenti rapporti fra i due

Si svolgerà lunedì l'interrogatorio di convalida dell'arresto dell'avvocato che ha ucciso un cliente nello studio legale associato "Pomarico-Calò" di Oria al culmine di una lite. I carabinieri indagano sul movente del delitto

ORIA – Si svolgerà lunedì (3 aprile) l’interrogatorio di convalida dell’arresto del 47enne Fortunato Calò, l’avvocato che giovedì scorso (27 marzo) ha ucciso un cliente, il 45enne Arnaldo Carluccio, di Torre Santa Susanna, nello studio legale associato “Pomarico-Calò” di via Latiano, a Oria, scaricandogli addosso l’intero caricatore di una pistola semiautomatica. 

Nel frattempo, gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire il movente esatto della vicenda e gli scenari dei rapporti professionali anche pregressi che il legale ha avuto con il cliente. In particolare si sta cercando di appurare se fra questi vi siano anche altri casi di incidenti stradali, oltre alla pratica assicurativa dalla quale sarebbe scaturita la lite sfociata nel sangue. 

Da quanto appurato finora dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana al comando del capitano Nicola Maggio e dai militari della stazione di Oria coordinati dal maresciallo Roberto Borrello, la vittima esigeva una somma di circa 10mila euro dall’avvocato a titolo di anticipo di un risarcimento per un sinistro stradale per il quale c’era una causa in corso, in cui Carluccio era difeso dall'avvocato Calò. 

Il legale ha riferito agli inquirenti di essere stato minacciato più volte, in passato, da Carluccio, che da tempo viveva a Oria. Fra i vari punti oscuri della vicenda, c’è da capire se Calò avesse dato appuntamento al suo assistito o se invece questi si sia presentato presso lo studio di sua iniziativa. Di certo c’è che Carluccio, già noto alle forze dell’ordine, era disarmato. L’avvocato, invece, si era portato da casa una Beretta Px4 Storm calibro 9 dalla quale sono partiti 15 colpi che hanno centrato Carluccio al torace e all’addome, uccidendolo all’istante. I sanitari del 118, giunti sul posto a bordo di due ambulanze, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. 

La Beretta era legalmente detenuta, ma il professionista non era autorizzato a circolare armato eccetto che per raggiungere il poligono indicato (aveva un porto per uso sportivo). Subito dopo il delitto, Calò si è consegnato ai carabinieri. L'avvocato, come disposto dal pm Raffaele Casto, è stato condotto presso la casa circondariale di Brindisi, con l’accusa di omicidio. Lunedì, difeso dal collega Pasquale Annichiarico, il professionista si presenterà davanti al gip. E’ atteso per le prossime ore, intanto, il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Carluccio, che lascia una moglie e due bambini piccoli. 

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