rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

India: perizia balistica e no arresti

KOCHI – Altri sette giorni di affidamento alla polizia di Kochi, ma niente carcere. È il provvedimento assunto oggi dalla magistratura di Kollam. L'Alta Corte del Kerala ha deciso comunque un rinvio sino a martedì prossimo della sentenza sul ricorso presentato dall’Italia contro la denuncia a carico del capo Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, comandante e vice comandante del nucleo militare di protezione di sei uomini imbarcato sulla petroliera Enrica Lexie, e sotto inchiesta da parte delle autorità indiane per l'omicidio di due pescatori, che sarebbe avvenuto mentre i marò italiani del Reggimento San Marco ritenevano di respingere un attacco di pirati. Episodio controverso, che comunque l’Italia giudica avvenuto fuori dalla acque territoriali indiane e quindi non sottoposto alla giurisdizione di quel Paese.

KOCHI – Altri sette giorni di affidamento alla polizia di Kochi, ma niente carcere. È il provvedimento assunto oggi dalla magistratura di Kollam. L'Alta Corte del Kerala ha deciso comunque un rinvio sino a martedì prossimo della sentenza sul ricorso presentato dall’Italia contro la denuncia a carico del capo Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, comandante e vice comandante del nucleo militare di protezione di sei uomini imbarcato sulla petroliera Enrica Lexie, e sotto inchiesta da parte delle autorità indiane per l'omicidio di due pescatori, che sarebbe avvenuto mentre i marò italiani del Reggimento San Marco ritenevano di respingere un attacco di pirati. Episodio controverso, che comunque l’Italia giudica avvenuto fuori dalla acque territoriali indiane e quindi non sottoposto alla giurisdizione di quel Paese.

L’Alta Corte del Kollam ha chiesto inoltre al governo indiano e a quello locale di presentare una contro-memoria in merito alla petizione dei due militari italiani in cui chiedono di ritirare la denuncia per omicidio presentata dai pescatori. Il ricorso, presentato ieri a nome dei due fucilieri e del governo italiano, solleva una eccezione di giurisdizione sostenendo che la giustizia indiana non è competente per reati che avvengono al di fuori del limite delle acque territoriali fissato a 12 miglia nautiche secondo il diritto internazionale.

Intanto il governo “è impegnato in tutte le sue articolazioni e in ogni minuto” sulla vicenda dei due marò arrestati in India, ha detto  il presidente del Consiglio, Mario Monti, all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola ufficiali dei Carabinieri. Gli ha fato ecco nella stessa occasione il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola: il governo si sta impegnando al massimo perchè i due marò possano rientrare al più presto in Italia. “È il momento di misurare i toni – ha sottolineato Di Paola - per far conseguire alla politica e alla diplomazia i risultati che tutti auspichiamo”.

Anche il capo della Farnesina è tornato sull’argomento: “L'obiettivo urgente è riportare i militari italiani alle loro famiglie”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi , in un'intervista al quotidiano cattolico L’Avvenire, dicendo di aver parlato ieri con i genitori di uno dei due marò arrestati in India con l'accusa di aver ucciso due pescatori del Kerala. “Li ho rassicurati sull'assoluta determinazione del governo e mia personale per risolvere rapidamente questo caso. Martedì andrò a New Delhi , per un invito giunto dal governo nelle scorse settimane. Ma se la questione non sarà risolta sarà anche questo argomento di colloqui”, ha aggiunto Terzi, che come è noto si è fatto precedere in India il sottosegretario Staffan De Mistura.

“Noi stiamo facendo ogni sforzo. Abbiamo attivato tutti i canali per lavorare pragmaticamente ad una soluzione”, dice Terzi, ribadendo come la tutela dei militari e dei connazionali all'estero sia “una priorità assoluta”. L'Italia ha acquisito “una grande esperienza in questa materia”, dopo i numerosi casi di sequestro, “ma questo è un caso a sé -spiega Terzi- perchè c'è una posizione Indiana che afferma una giurisdizione di quel Paese per la nazionalità delle vittime, anche se l'incidente è avvenuto in alto mare e l'affermazione italiana è che la giurisdizione è appunto del nostro Paese, perchè tutte le norme di diritto internazionale prevedono questo”.

Dall’India, Staffan de Mistura fa sapere che “la giornata ha portato tre cose importanti” per l’avvicinamento alla soluzione  della crisi del peschereccio, che però richiederà altro tempo: i tre elementi sono il fatto che Latorre e Girone non andranno in carcere; l'accettazione della presenza di esperti e tecnici italiani alla prova balistica sui proiettili recuperati dallo scafo del peschereccio e la sentenza dell'Alta Corte sulla giurisdizione su Latorre e Girone.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

India: perizia balistica e no arresti

BrindisiReport è in caricamento