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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Irrompe la polizia e la spaccata alla Stazione di servizio fallisce: caccia ai ladri

OSTUNI - Tenta di pianificare la spaccata alla Stazione di Servizio, ma la polizia lo scopre. L’ultimo guizzo se lo riserva per la fuga.

OSTUNI - Tenta di pianificare la spaccata alla Stazione di Servizio, ma la polizia lo scopre. L’ultimo guizzo se lo riserva per la fuga.

Inseguito dai poliziotti è riuscito comunque a far perdere le proprie tracce, approfittando dell’oscurità. E’ accaduto tutto nella tarda serata di ieri, durante un servizio di perlustrazione disposto al fine di prevenire e reprimere, tra l’altro, il diffuso fenomeno dei furti ai danni delle stazioni di servizio.

Il tempestivo intervento degli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca, coordinati dal Dirigente Francesco Angiuli, ha consentito di sventare il furto, di ingente valore, che la banda della spaccata pare avesse pianificato a dovere, mandando in avanscoperta un giovane e affidando allo stesso il compito di favorire il successivo assalto. Nel mirino l’area di servizio “Menga petroli”, sita in Ostuni, lungo la via per Villanova.

I poliziotti si sono accorti dell’incursione galeotta durante un’attività di controllo nei pressi dell’area di servizio. Nella penombra, gli agenti avrebbero intravisto una sagoma umana, china in prossimità delle colonnine; incuriositi, i poliziotti hanno ridotto l’andatura. Alla vista degli agenti, il ladro (incappucciato) si è dato alla fuga per le campagne circostanti, riuscendo a dileguarsi, definitivamente.

All’interno dell’area di servizio, là dove il giovane stava preparando il terreno per l’assalto alla cassa dell’impianto di Self service  e alle colonnine di carburante, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato vari fasci di filo elettrico (dotati di relative prese e  spine), un grosso ed  efficiente utensile “flessibile” (utilizzato per tranciare lamiere di grosso spessore), una ventina di relativi dischi da taglio, oltre a numerosi altri attrezzi: cacciavite, pinze, tenaglie, grosse leve, tubi in  ferro ed altro. Inoltre, sono anche stati sequestrati un paio di borsoni, utilizzati dal malfattore per trasportare l’armamentario utile allo scasso.

Sebbene il malfattore sia riuscito a far perdere le tracce, gli investigatori avrebbero raccolto, in sede di sopralluogo di polizia scientifica, reperti ed elementi che potrebbero consentirne a breve l’identificazione. Le indagini, proseguono a tutto campo. Sotto tiro, la malavita locale.

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