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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Fasano

Killer in azione a Fasano: edicolante fulminato con due fucilate davanti al negozio

FASANO – Ore 6,20: le fucilate lacerano il silenzio che ancora resiste al risveglio della città. E’ una mattinata gelida e piovosa, dalla stazione di servizio su via Roma, ad angolo con via Mignozzi, sentono distintamente tre colpi cadenzati. Una persona che abita nei pressi dell’edicola di via Mignozzi racconta di averne uditi due: “Hanno sparato, mi ha detto mia moglie. Sono uscito ed era davvero così”. A terra, centrato due volte al torace dal piombo del killer, c’era Angelo De Angelis, 47 anni ancora da compiere. Morto quasi subito. Era sceso da casa per aprire la rivendita di giornali. Tutta la famiglia De Angelis abita nel palazzo ad angolo con via Venafra.

FASANO – Ore 6,20: le fucilate lacerano il silenzio che ancora resiste al risveglio della città. E’ una mattinata gelida e piovosa, dalla stazione di servizio su via Roma, ad angolo con via Mignozzi, sentono distintamente tre colpi cadenzati. Una persona che abita nei pressi dell’edicola di via Mignozzi racconta di averne uditi due: “Hanno sparato, mi ha detto mia moglie. Sono uscito ed era davvero così”. A terra, centrato due volte al torace dal piombo del killer, c’era Angelo De Angelis, 47 anni ancora da compiere. Morto quasi subito. Era sceso da casa per aprire la rivendita di giornali. Tutta la famiglia De Angelis abita nel palazzo ad angolo con via Venafra.

Si parla di un’auto che si è fermata per pochi secondi, quelli necessari a prendere la mira ed a sparare da una decina di metri di distanza alla vittima designata: all’angolo, dall’altra parte della strada, c’è una delle cartucce espulse dal fucile da caccia semiautomatico calibro 12 usato per l’omicidio. Il luogo del delitto si trova tra due scuole. E’ stato difficile, questa mattina, fare entrare i ragazzi aggirando la scena del delitto. La prima a scendere in strada, subito dopo l’omicidio, è stata la moglie di Angelo De Angelis, poi il fratello e le sorelle: Alfonso si occupa del minimarket, le donne del negozio di abbigliamento Maps. Stesso stabile, l’edicola è al centro, accanto al portone di ingresso di questo condominio di famiglia.

L’edicolante ucciso questa mattina non era un personaggio collegato alla malavita. Negli anni Ottanta aveva perduto un fratello, Gennaro, fulminato da un’overdose di eroina. Il padre arrivò a Fasano dalla Campania, si sposò ed aprì la maglieria “Sole”, sempre tra via Mignozzi e via Venafra. Il movente in queste prime ore sembra oscuro. A Fasano, secondo il nuovo collaboratore di giustizia Ercole Penna, c’è un gruppo di affiliati al clan mesagnese della Sacra corona unita. Il fuoco cova sotto la cenere, esauriti da anni i grandi redditi del contrabbando tutto è in fase di riconversione: estorsioni, stupefacenti, forse anche locali pubblici. Si sta cercando di capire se Angelo De Angelis abbia avuto a che fare con pressioni malavitose, o se tutto – più semplicemente – sia collegabile ad una ragione molto più banale, come una lite. Indaga il pm Milto De Nozza con i carabinieri della compagnia di Fasano.

Il lavoro dei giornalisti stamani è stato reso più difficile del solito. Fermo restando che è giusto che nessun estraneo metta piede nei limiti della scena del delitto, non è affatto giusto invece impedire anche le riprese dall’esterno, bloccare per due ore l’esercizio al diritto di informare e sentirsi dire alla fine “sparite”.

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