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Cronaca

L'ex capo della Protezione civile fa causa al Comune: vertenza da un milione

L'ingegnere Giuseppe Augusto, in malattia dallo scorso agosto, ha citato in giudizio l'amministrazione comunale. Per 15 anni è stato il responsabile della Protezione civile comunale

BRINDISI – Si apre una vertenza a sei zeri per il Comune di Brindisi. L’ingegnere Giuseppe Augusto ha citato in giudizio l’amministrazione comunale chiedendo una somma di oltre un milione di euro per aver esercitato per 15 anni il ruolo di responsabile del servizio di Protezione civile comunale, nonostante non gli sia mai stata affidato l’incarico di dirigente, bensì quello di funzionario tecnico, pur avendo (a suo dire) svolto a tutti gli effetti il ruolo di dirigente, con le responsabilità che ne conseguono.

Il professionista, rappresentato dal professore Andrea Violante, domiciliato presso lo studio dell’avvocato Caterina Spinelli, chiede insomma che gli vengano riconosciuti gli emolumenti che sarebbero spettati di diritto a un dirigente, poiché il suo operato sarebbe andato ben oltre le prerogative di un funzionario. I conteggi sono stati fatti dal commercialista brindisino Andrea Gaballo.

Augusto è in malattia dallo scorso agosto. Nel frattempo la Protezione civile comunale è stata affidata prima al dirigente Fabio Lacinio, poi al comandante della polizia municipale, Il sindaco Angela Carluccio insieme al responsabile della Protezione civile comunale, Giuseppe Augusto-3Teodoro Nigro, e infine, con l’ultimo rimpasto di incarichi dirigenziali attuato di recente dalla sindaca, di nuovo a Fabio Lacinio, che ieri mattina (5 gennaio) ha presieduto un briefing sull’allerta meteo vigente fino a domani (a destra, Giuseppe Augusto insieme alla sindaca Angela Carluccio, in occasione di uno sbarco di migranti avvenuto la scorsa estate a Sant'Apollinare).

L’ingegnere varcò la soglia del municipio nel gennaio 1998, come funzionario tecnico dei lavori pubblici, capo servizio comunale e responsabile di acquedotti e fognature. Nel 2001, il sindaco Giovanni Antonino lo nominò responsabile della Protezione civile (figura che agisce in nome e per conto del primo cittadino). Nel dicembre dello stesso anno divenne disaster manager dopo un corso, seguito da un esame finale, con il Dipartimento nazionale.

Tutti i sindaci e i commissari prefettizi succedutisi negli anni successivi lo hanno confermato nel ruolo di responsabile della Protezione civile comunale, fino allo scorso agosto, quando Augusto è stato sollevato dal suo incarico. E’ stato lui a progettare e realizzare il centro polifunzionale situato in via Della Torretta. I piani di Protezione civile tuttora vigenti portano la sua firma. Con questa vertenza, si allunga ulteriormente la lunga lista di (costosissimi) contenziosi in cui è impelagata l’amministrazione comunale. 

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