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L’ex vice sindaco De Vito in Procura: consegnato un memoriale

La preside deposita un esposto dopo la conferenza stampa in cui aveva denunciato pubblicamente l’esistenza di un muro di gomma nei servizi sociali. Sollevati interrogativi su affidi e mediazione familiare. Rossi sostituito dall'assessore anziano Pinto

BRINDISI – In Procura qualche giorno dopo aver lasciato Palazzo di città con dimissioni e conferenza stampa pirotecnica. L’ex vice sindaco di Brindisi, Rita De Vito, nella mattinata di oggi ha depositato un esposto-memoriale sul presunto “caos nei Servizi sociali”. Una relazione nella quale avrebbe evidenziato i suoi interrogativi su alcuni servizi compresi nel Piano sociale di zona, ritenuto dalla stessa prof “la goccia che ha fatto traboccare il vaso” in equilibrio instabile a distanza di tre settimane dalla nomina nella Giunta di centrosinistra del sindaco Riccardo Rossi.

L’esposto della preside

Gli uffici della procura e del gip a BrindisiL'ex assessore ai Servizi sociali, alla Pubblica istruzione e all’inclusione ha scritto, allegando anche alcune copie degli atti. Questa circostanza potrebbe avere, come effetto immediato e, quindi, diretta conseguenza, l’acquisizione di una serie di documenti  nella sede della ripartizione comunale, in via Grazia Balsamo, oltre che negli uffici centrali di piazza Matteotti.  Ma da Palazzo di città escludono che ci sia stata un'acquisizione di documenti. Non risulta.

Probabile che gli agenti raggiungano Palazzo di città o la sede della ripartizione nelle prossime ore, così come è possibile che nei prossimi giorni saranno convocate in Procura persone ritenute informate sui fatti. Cosa succederà in futuro nessuno può dirlo. Vero è che quell'esposto c’era da aspettarselo, poiché la stessa De Vito, tornata a essere dirigente scolastica dell’istituto Ferraris di Brindisi, aveva fatto riferimento alla volontà di approfondire nelle sedi opportune alcuni aspetti. La sede opportuna? La Procura, appunto. "Perché se da un lato non  sempre le pressioni si traducono automaticamente in reati, dall’altro è anche vero che, per me, la mafia è un approccio mentale, un modo di guardare il mondo e la vita”, disse sabato scorso. “Se mi fossi piegata, io avrei abbracciato una mentalità mafiosa e tradito i miei valori e ideali. Ho detto no”.

I servizi sociali

Impossibile, al momento, ottenere dichiarazioni dalla professoressa De Vito. In conferenza stampa definì il piano sociale di zona “un incubo”. C’è il necessario riserbo legato al segreto istruttorio. Stando a indiscrezioni, nell’esposto la prof avrebbe tratteggiato una descrizione d’insieme della ripartizione ai Servizi sociali, materia spinosa, complessa, difficile. Materia di dimensioni economiche notevoli se genera un flusso di finanziamenti pari a 14 milioni di euro l’anno, stando a quanto ha detto De Vito nella conferenza stampa, successiva alle dimissioni. Ha iniziato ad occuparsene dopo il 12 luglio scorso, data della sua nomina, su suggerimento del Pd, il primo partito della coalizione. E benedizione del segretario cittadino, Francesco Cannalire, con il quale a distanza di tre mesi appena è saltata qualsiasi forma di comunicazione: da quella politica, a quella amministrativa sino ad arrivare a quella più strettamente personale.

Il piano sociale di zona

Nel testo dell’esposto, ci sarebbero stati riferimenti in particolare a due servizi con stanziamenti in aumento: la mediazione familiare e gli affidi, entrambi affidati alla stessa cooperativa. De Vito, quindi, avrebbe tenuto fede a quanto affermato nel corso della conferenza stampa fiume di sabato scorso all’hotel Palazzo Virgilio, quando disse di aver appreso di aumenti negli stanziamenti – rispettivamente – di centomila e duecentomila euro. Non furono inseriti, invece, altri servizi che l’allora assessore-vice sindaco chiese, come quelli per le malattie patologiche. Chiese spiegazioni, De Vito. Non le ottenne, disse qualche giorno addietro. Ora si è rivolta in Procura. Ora si attendono le dichiarazioni degli esponenti di maggioranza e di opposizione. 

Il sindaco

Non c'è al momento alcun commento del sindaco, impegnato fuori Brindisi come aveva anticipato lui stesso per motivi istituzionali, nel corso della conferenza stampa di sabato pomeriggio, convocata per chiarire alcuni aspetti delle dichiarazioni della vice dimissionaria. E' a Rimini per l'Anci, dopo essere stato a Roma per la questione bonifiche. 

Non essendoci stato ancora il decreto di nomina per nuovo assessore, né tanto meno la scelta del vice sindaco, Rossi è sostituito di fatto dall'assessore anziano, Oreste Pinto del Partito democratico. Pinto ha già affidato incarico all'avvocato Giovanni Brigante di procedere con denuncia querela nei confronti di De Vito, per diffamazione: oggetto della segnalazione in Procura è quanto sostenuto dalla preside con riferimento all'incontro con l'assessore, in occasione di una manifestazione sportiva per ragazzi con disabilità. La querela sarà formalmente depositata nella mattinata di domani.

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