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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La Fiera di S.Teodoro a Masseriola

BRINDISI – Domenica 26 agosto dalle 7 alle 13 nel parcheggio antistante il Palazzetto Pentassuglia in contrada Masseriola Brindisi, avrà luogo la XVII edizione della Fiera di San Teodoro. Ai margini di una società postindustriale accanto al reliquiario di molti impianti dismessi o via di dismissione un piccolo mondo antico frammentario e arcaico per alcuni versi, si muove nell’universo di piccoli e medi appezzamenti dell’agro di Brindisi, lontano dalle razionalizzazioni che in molte altre regioni sono avvenute: il mondo dell’agricoltura.

BRINDISI – Domenica 26 agosto dalle 7 alle 13 nel parcheggio antistante il Palazzetto Pentassuglia in contrada Masseriola Brindisi, avrà luogo la XVII edizione della Fiera di San Teodoro. Ai margini di una società postindustriale accanto al reliquiario di molti impianti dismessi o via di dismissione un piccolo mondo antico frammentario e arcaico per alcuni versi, si muove nell’universo di piccoli e medi appezzamenti dell’agro di Brindisi, lontano dalle razionalizzazioni che in molte altre regioni sono avvenute: il mondo dell’agricoltura.

La logica di industrializzazione selvaggia degli ultimi decenni li ha quasi confinati ai margini della produttività, migliaia di uomini che in agricoltura affidano le loro speranze a Giove Pluvio o perché no a San Teodoro d’Amasea portato spesso nei secoli in forzate processioni per ottenere la pioggia. Un universo quasi nascosto sotto il tappeto di un progresso virtuale ostentato, che proprio perché lontano dalle proprie radici non è riuscito ad affermarsi.

All’interno di questo microcosmo fatto di sacrifici e speranze si muovono con agilità impensabile per le altre macchine da lavoro, robusti cavalli, in genere murgesi o polacchi, che solcano con statuaria lentezza i campi destinati alla semina, accanto a loro l’occhio vigile dei tanti contadini che con religiosa passione ancora oggi li governano. Governare un cavallo è impresa complessa, significa scegliere i puledri, in genere addestrarli, comprare a caro prezzo i finimenti, anche quelli per la festa utilizzando gli ultimi artigiani capaci di cucire il cuoio, significa anche fidarsi di un buon maniscalco per la ferratura.

Un mondo parallelo forse un po’ chiuso ed esoterico che contiene in sè le tracce di un epopea lontana quando l’intera Puglia era un unico andirivieni diurno e notturno di carri trainati a cavalli che trasportavano di tutto, dalle botti, all’uva, ai tufi. La fiera di San Teodoro è realizzata in collaborazione con l’Associazione Travinieri Brindisini presieduta da Antonio Portolano. Nel pomeriggio alle ore 18,30 circa sfilata dei carri  per le vie del centro con partenza dalla Commenda, dalle strade adiacenti a via Dalmazia benedizione degli stessi e degli attrezzi agricoli in piazza della Vittoria. (a cura di Roberto Caroppo)

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San Teodoro e il cavallo. Riti e festeggiamenti in Europa.

La festa di San Teodoro (Sveti Todor) in Bulgaria - Un santo  festeggiato in tutto il mondo ortodosso, in Bulgaria è particolarmente legata al mondo rurale e dell’allevamento dei cavalli ed è conosciuta anche come la “Pasqua del cavallo”. La festa comincia con la benedizione degli uomini e dei cavalli che sono adornati con fiocchi e nastri e nutriti per questa speciale occasione con mais e zucchero. Dopo comincia la “kusha” cioè la parata dei cavalli il vincitore della “kusha” riceve in premio una camicia o una cintura di argento, simbolo dello spirito combattivo.

Ai cavalli dissetati con acqua e vino vengono sostituite le briglie con un nuovo paio.I l proprietario-vincitore, essendo il cavallo sotto la protezione del Santo non può venderlo. Dopo la “kusha” dei cavalli è il turno di quella degli asini qui gli animali che non possono essere spronati trascinano dei carretti leggeri. E’ giorno di festa anche per le spose novelle, che hanno il compito di fare un pane a forma di cavallo cosparso di miele, che viene portato in chiesa per la rituale benedizione e distribuito successivamente tra parenti e conoscenti. Il pane benedetto viene anche dato agli animali.

Da questo giorno in poi la sposa diventa effettivamente la padrona della casa e riceve il diritto di impastare il pane della casa. Questo era il  giorno in cui le nonne tagliavano i capelli dei nipotini per la prima volta durante l'anno. Le ciocche tagliate si dovevano sotterrare sotto la pianta del melo, come auspicio per far crescere i bambini sani e rubicondi. Le donne dovevano lavare i loro capelli per averli belli e folti come la coda del cavallo.

Francia - Il giorno del San Teodoro è chiamato anche  la Pasqua del Cavallo ed è dedicato ai fattori, quelli che hanno allevato dei buoni animali. Fin dall'alba, il giorno di San Teodoro tutti vanno a vedere le corse di cavalli. Le ragazze hanno fabbricato delle collane di ceci, dei fiocchi di lana e delle campanelle che saranno messe intorno al collo dei cavalli.

La campana della chiesa annuncia l'inizio dei festeggiamenti, al segnale dato, la corsa comincia e l'aria si riempie del suono delle campane di bronzo. Le criniere dei cavalli fluttuano nel vento, mentre le loro schiene brillano sotto il sole ed il rumore dei loro zoccoli echeggia sopra i lastricati.

Anche da lontano si avverte che il giorno del San Teodoro si avvicina, i giovani cominciano a preparare i loro cavalli. Ciascuno di essi vuole dimostrare di possedere il migliore cavallo che ha la più bella collana di campane e di perle in vetro blu, i fiocchi di lana più colorati sulla sua fronte, e le più belle trecce sulla criniera e la coda.

E’ una festa piena di riso e di gioia. Il vincitore è salutato da tutti come se fosse San Teodoro che ha vinto il sole è il benvenuto in ogni famiglia e tutte le persone gli danno dei regali e delle benedizioni.  Il giorno di San Teodoro è una festa molto celebre e conosciuta. È una festa primaverile che si sposta ed è fissata rispetto al giorno di Pasqua.

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