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La Forleo fa ricorso al Tar: rivuole la scorta

CREMONA - Rivuole la scorta la giudice Clementina Forleo, francavillese, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona. E per ottenerla ha presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della decisione del prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond con la quale è stata dichiarata l’insussistenza dei presupposti per assegnare la scorta alla Forleo.

CREMONA - Rivuole la scorta la giudice Clementina Forleo, francavillese, giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona. E per ottenerla ha presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della decisione del prefetto di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond con la quale è stata dichiarata l’insussistenza dei presupposti per assegnare la scorta alla Forleo. L’udienza fissata per questa mattina è stava rinviata. I giudici della Prima sezione ter, presieduta da Linda Sandulli, hanno aggiornato la discussione a seguito del deposito di una serie di documenti da parte dell’avvocatura dello Stato.

Il prefetto di Cremona ha proposto l'eliminazione della scorta alla Forleo dopo la riunione del coordinamento delle forze di polizia, estesa pure a un rappresentante della Procura generale presso la Corte d'appello di Brescia. La polemica è nata dopo un incidente stradale verificatosi nel dicembre scorso. Clementina Forleo, mentre era al volante della sua autovettura e rientrava a Milano dopo una giornata di lavoro a Cremona, perse il controllo del mezzo che andò a cozzare contro il guard-rail dell'Autosole nel pressi del casello di Lodi. Il magistrato sostenne che un'autovettura, poi fuggita, le avesse tagliato volontariamente la strada; da ciò la richiesta di riassegnazione della scorta che le era stata tolta in precedenza. La dinamica dell'incidente è al vaglio della procura di Lodi.

La Forleo è stata gip del Tribunale di Milano. All’epoca si scontro con diversi politici che aveva incontrato nelle inchieste giudiziarie. Uno di questi Massimo D’Alema che definì in modo piuttosto cupo nonostante non fosse indagato. Qualche anno fa in un incidente stradale perse il padre e la madre. La vettura la guidava il marito. Lei a bordo non c’era. Da quell’incidente è nato un caso giudiziario perché lei riteneva che i carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana stessero sottovalutando alcuni episodi significativi che si erano verificati a Francavilla nei confronti dei suoi e che lei riteneva fossero indirizzati alla sua persona.

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