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Cronaca

"Cittadella della ricerca alla Regione in cambio del salvataggio della Santa Teresa"

Il presidente della Provincia: "Sono certo che la Regione valuterà con interessa questa nostra proposta. Di più, purtroppo, non siamo nella possibilità di fare”

BRINDISI – Passa dalla Regione l’ultimo (disperato) tentativo di tenere in vita la società Santa Teresa, i cui lavoratori stamani hanno occupato il tetto della Provincia e bloccato un tratto di via Annibale De Leo, per protestare contro i licenziamenti che a breve dovrebbero scattare nei loro confronti.

Il presidente dell’ente Maurizio Bruno, dopo un confronto con i capigruppo del consiglio provinciale, ha deciso di lanciare una proposta che aMaurizio Bruno, nuovo presidiente della Provincia-2 suo dire garantirebbe vantaggi a tutte le parti: “La cessione della Cittadella Della Ricerca alla Regione Puglia, nostro fiore all’occhiello – afferma Bruno attraverso una nota stampa - in cambio del mantenimento della ’Santa Teresa’ a carico dello stesso Ente, per almeno le prossime tre annualità”. La Provincia, ormai, non può più far nulla per salvare i 120 lavoratori della società in house, i cui affidamenti scadranno il prossimo 31 dicembre. 

“Tutto ciò che era in mio potere, tutto, per scongiurare la crisi occupazionale conseguente alla chiusura della società partecipata dalla Provincia di Brindisi ‘Santa Teresa’ – afferma Bruno - è stato fatto. Fin dal mio insediamento ho preso a cuore la più delicata delle conseguenze della Riforma Delrio, riuscendo a mantenere l’impegno che avevo preso: garantire a tutti posto e stipendio fino al 31 dicembre del 2016. E così è stato”. 

“Ora- ammette Bruno - non posso più nulla. La Provincia è diventata un Ente vuoto senza più fondi, un intervento diretto, quindi, non è né possibile né pensabile. Ma non mi voglio arrendere”. L’ultima fiammella di speranza, dunque, è legata al destino della Cittadella della ricerca. Se la Refgione dovesse accettare la proposta dell’ente di via Annibale De Leo, “entrerebbe in possesso di un tesoro culturale, scientifico e tecnologico straordinario – spiega Bruno - noi, in cambio, potremo garantire i servizi oggi svolti dalla Santa Teresa sul territorio, e soprattutto assicurare un barlume di speranza a oltre 120 famiglie oggi sull’orlo del baratro. Sono certo che la Regione valuterà con interessa questa nostra proposta. Di più, purtroppo, non siamo nella possibilità di fare”.

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