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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Le residenze le da l'anagrafe"

BRINDISI – La risposta della questura di Brindisi sul presunto invio degli immigrati passati attraverso l’Ufficio stranieri verso il dormitorio comunale di via Provinciale San Vito, gestito dalla Caritas, anche dopo la dichiarazione di inagibilità, è stata oggetto – come era prevedibile – di una risposta garbata ma ferma, e “senza polemiche”, al Comune di Brindisi e al sindaco Mimmo Consales che aveva sostenuto ciò in un comunicato sulla discussa riunione di ieri mattina. A partire dal fatto, anche se il rilievo è in coda al comunicato, che la Polizia di Stato non era stata neppure invitata al vertice sull’individuazione di una sistemazione di emergenza per 160 extracomunitari africani e asiatici.

BRINDISI – La risposta della questura di Brindisi sul presunto invio degli immigrati passati attraverso l’Ufficio stranieri verso il dormitorio comunale di via Provinciale San Vito, gestito dalla Caritas, anche dopo la dichiarazione di inagibilità, è stata oggetto – come era prevedibile  – di una risposta garbata ma ferma, e “senza polemiche”, al Comune di Brindisi e al sindaco Mimmo Consales che aveva sostenuto ciò in un comunicato sulla discussa riunione di ieri mattina. A partire dal fatto, anche se il rilievo è in coda al comunicato, che la Polizia di Stato non era stata neppure invitata al vertice sull’individuazione di una sistemazione di emergenza per 160 extracomunitari africani e asiatici.

“L’elargizione dei certificati di residenza in un edificio sul quale pende un’ordinanza di sgombero non è competenza di questo ufficio, bensì dell’Ufficio anagrafe del Comune di Brindisi, previa, si ritiene, doverosa verifica da parte del Comando dei vigili Urbani della effettiva residenza”, si sottolinea nel comunicato della questura collocando il problema al posto giusto. “Difatti – rileva la questura di Brindisi – numerosi sono gli stranieri e non, che hanno ottenuto la residenza in via Provinciale San Vito 114 con relativo rilascio della carta d’identità, anche in momenti successivi all’ordinanza di sgombero”. E questo basterebbe a sistemare la faccenda aperta dal comunicato di ieri diramato dal sindaco Consales.

Tutte le posizioni degli ospiti della struttura in fase di sgombero sono regolari, fa sapere la questura di Brindisi, stando alle verifiche effettuate dall’Ufficio immigrazione sul posto o attraverso le liste fornite periodicamente dalla Caritas, che in quanto gestore del dormitorio rilascia anche uno dei titoli a base della concessione del permesso di soggiorno, vale a dire la dichiarazione di ospitalità. Infine, la questura non ha mai affidato stranieri alla struttura Caritas, in quanto le procedure prevedono invece l’utilizzo dei Cda, dei Cara e degli Sprar, centri appositamente allestiti dallo Stato.

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