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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ladre brindisine bloccate a Lecce

LECCE - Tre donne brindisine in trasferta a Lecce per rubare nei supermercati, ma un furto di generi alimentari mette loro la polizia alle calcagna.

LECCE - Tre donne brindisine in trasferta a Lecce per rubare nei supermercati, ma un furto di generi alimentari scoperto in flagrante da una commessa mette loro la polizia alle calcagna, e la scorribanda finisce con una denuncia a piede libero per rapina impropria: infatti per liberarsi della commessa che le aveva inseguite, l'hanno colpita con una portiera dell'auto.

Tutto comincia alle ore 12.35 di sabato quando dal supermercato Dico di via De Castris, traversa di viale Grassi, è arrivata una richiesta di intervento al 113, con la segnalazione contestuale di tre donne come responsabili del furto e dell'auto con cui erano fuggite, una Renault Twingo di colore azzurro.

La volante intervenuta incrociava l’auto segnalata lungo viale Grassi in direzione di Brindisi e la fermava. Le tre donne, identificate per M.A. del’75, M.A. del’94 e A.C. del’1980 erano tutte brindisine. Gli agenti procedevano subito dopo alla perquisizione della vettura, rinvenendo

una borsa sotto il sedile lato conducente, contenente diverse derrate alimentari integre, nonché diversi capi di abbigliamento nuovi e con etichetta “Oviesse” e “Piazza Italia ”. In nessuna dei sacchetti vi erano però gli scontrini di cassa. I poliziotti trovavano anche una tronchese che una delle donne teneva in borsa: evidentemente lo strumento per liberare i capi di abbigliamento dal dispositivo antitaccheggio.

Ma c'era dell'altro, che allla pattuglia della Sezione volanti di Lecce non è sfuggito: durante la perquisizione, C.A. cercava di disfarsi di due pezzettini di hascisc. Considerata la modica quantità e la circostanza che la donna dichiarava di farne uso personale si procedeva ad una segnalazione amministrativa nei suoi confronti. Ma da un controllo più accurato dell’autovettura si scopriva anche che il certificato di assicurazione esibito era falso, pertanto si procedeva nei confronti di A.M. (che era alla guida) al sequestro amministrativo dell’autovettura ed al ritiro della patente, nonché alla denuncia in stato di libertà per uso di atto falso.

Poi il riconoscimento della merce rubata al Dico: le derrate rinvenute nella Twingo erano quelle trafugate dalle donne poco prima. Il responsabile dell’esercizio in sede di denuncia raccontava che una sua dipendente aveva notato le tre ragazze aggirarsi con fare sospetto tra gli scaffali e nascondere nelle borse alcuni salumi, poi solo una di loro si avvicinava alla cassa pagando una bottiglia d’acqua, mentre le altre uscivano indisturbate.

A quel punto, la commessa inseguiva il terzetto fino al luogo dove era parcheggiata la Renault Twingo invitandole a restituire la merce, ma queste salivano a bordo dell’auto e quella alla guida, inserita la retromarcia, la urtava con lo sportello ancora aperto. Con prontezza di riflessi la commessa si allontanava evitando di essere investita. La merce asportata, per un valore di 44.20 euro, veniva consegnata al legittimo proprietario. Le tre ragazze venivano denunciate in stato di libertà per rapina impropria.

 

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