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Cronaca

Last Minute, condanna francavillesi

Con altre tre condanne in primo grado al termine di un altro scampolo del processo Last Minute, si chiude un altro capitolo di storia recente della malavita organizzata e trova conferma (naturalmente si tratta di una sentenza non definitiva) il ritratto della nuova Scu fatto dall’ultimo dei pentiti, Ercole Penna. Oggi è stata la volta di Giancarlo Capobianco, l’imprenditore di Francavilla Fontana che pare proprio fosse il referente, non formalmente affiliato, per la città degli Imperiali.

Con altre tre condanne in primo grado al termine di un altro scampolo del processo Last Minute, si chiude un altro capitolo di storia recente della malavita organizzata e trova conferma (naturalmente si tratta di una sentenza non definitiva) il ritratto della nuova Scu fatto dall’ultimo dei pentiti, Ercole Penna. Oggi è stata la volta di Giancarlo Capobianco, l’imprenditore di Francavilla Fontana che pare proprio fosse il referente, non formalmente affiliato, per la città degli Imperiali.

Al termine del processo con rito abbreviato condizionato all’ascolto di alcuni testi, tra cui anche il collaboratore di giustizia Cosimo Giovanni Guarini, gli sono stati inflitti otto anni di carcere, conto che non ha potuto subire modifiche, in virtù della continuazione con altri reati, perché Zio Carlone, il re dei negozi per casalinghi, non aveva finora mai subito alcuna condanna.

Cinque anni per Salvatore Capuano, per il quale è stato escluso il ruolo di capo e promotore, che, però, proprio per la continuazione, sono in realtà tre anni e otto mesi; dieci anni per Gaetano Leo, cifra tonda che, in considerazione del passato (in particolare della sentenza Omnia) si sono ridotti a due anni.

Capobianco (difeso dagli avvocati Michele Fino e Elvia Belmonte), Leo (difeso dall’avvocato Ladislao Massari) e Capuano (da Ladislao Massari e Michele Fino) sono tre delle 28 persone sottoposte a fermo negli ultimi giorni del 2010 per associazione per delinquere di stampo mafioso, con un blitz della Squadra mobile di Brindisi.

A incastrarli furono le dichiarazioni di Ercole Penna, detto “Lino lu biondu” che nel novembre precedente aveva deciso di schierarsi dalla parte dello stato. Penna aveva rivelato che Capobianco era il referente Scu per Francavilla e aveva anche spiegato che negli ultimi tempi le affiliazioni erano passate di moda. Evitate per scongiurarepentimenti e per contare su persone formalmente “pulite”, in grado di foraggiare il sodalizio per canali formalmente leciti.

I 28 della nuova Scu sono: Lucio Annis, 42 anni di San Pietro Vernotico;
 Martino Barletta, 39 anni di Villa Castelli;
 Angelo Buccarella, 34 anni di Tuturano;
 Salvatore Buccarella, 53 anni di Tuturano;
 Antonia Caliandro, 55 anni di Tuturano;
 Francesco Campana, 39 anni di Mesagne;
 Sandro Campana, 37 anni di Mesagne;
 Giancarlo Capobianco, detto Zio Carlone, 49 anni di Francavilla Fontana; Salvatore Capuano, 42 anni di Francavilla Fontana;
 Antonio Centonze, 44 anni di Brindisi.

L’elenco prosegue con Domenico D’Agnano, detto Nerone, 44 anni di San Pietro Vernotico;  Ronzino De Nitto, 37 anni di Mesagne; Pasquale D’Errico, detto Mutunati, 68 anni di Latiano; Vito Antonio D’Errico, 44 anni di Torre Santa Susanna; Antonello Raffaele Gravina, detto Pizzaleo, 44 anni di Mesagne;  Francesco Gravina, detto Chicco Pizzaleo, 53 anni di Mesagne;  Francesco Gravina, detto Gabibbo, 33 anni di Mesagne;  Benito Leo, 43 anni di Brindisi;  Gaetano Leo, 47 anni di Francavilla Fontana.

Quindi Cosimo Leto, detto Mimino lu Luengu, 59 anni di Brindisi; Franco Locorotondo, 38 anni di Mesagne; Alessandro Monteforte, 38 anni di San Pietro Vernotico; Cosimo Nigro, 41 anni di Tuturano; Andrea Pagliara, 28 anni di Mesagne; Massimo Pasimeni, detto Piccolo Dente, 44 anni di Mesagne; Elia Pati, 37 anni di Tuturano; Raffaele Renna, detto Puffo, 33 anni di San Pietro Vernotico; Antonio Vitale, detto Marocchino, 44 anni di Mesagne.

Di questi in 7 sono stati condannati in primo grado con rito abbreviato: 6 anni per Angelo Buccarella, 34enne figlio del capo storico Salvatore, arrestato col padre qualche settimana fa nell’ambito di un’inchiesta sulle estorsioni chieste agli imprenditori del fotovoltaico per foraggiare i nuovi esponenti Scu.

Sei anni anche per Francesco Gravina, mesagnese di 33 anni. E poi 3 anni e 4 mesi per Lucio Annis, 42enne, il referente del sodalizio nella zona di San Pietro Vernotico, Antonio Centonze, brindisino 44enne, e Cosimo Leto, 59 enne. Pena di 2 anni e 8 mesi per Raffaele Gravina, 44 anni mesagnese, e per Benito Leo, 43enne di Brindisi.

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