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Cronaca Cisternino

Lavoratori “in nero”: due imprese nei guai

CISTERNINO - Un piccolo esercito, tra operai e personale amministrativo. Tutti maggiorenni, quindi idonei all’esercizio della professione, ed impiegati presso un paio di aziende manifatturiere locali. Unico neo: nessuno di loro sarebbe risultato regolarmente ingaggiato.

CISTERNINO - Un piccolo esercito, tra operai e personale amministrativo. Tutti maggiorenni, quindi idonei all’esercizio della professione, ed impiegati presso un paio di aziende manifatturiere locali. Unico neo: nessuno di loro sarebbe risultato regolarmente ingaggiato.

Neppure l’ombra di una busta paga, di una traccia contabile e previdenziale che attestasse l’operosità del personale presente all’interno dei capannoni.

Nei guai sono finiti così due imprenditori di Cisternino, che a seguito degli accertamenti eseguiti dai militari rischiano di non cavarsela soltanto con una pesante ammenda amministrativa e con l’obbligo di perfezionare la posizione lavorativa dei loro dipendenti. Essendo stata accertata la presenza di operai in nero in misura superiore al 20 per cento del totale dei dipendenti presenti sul posto di lavoro, le Fiamme gialle hanno informato la Direzione provinciale del Lavoro, affinché sia adottato il provvedimento di sospensione delle due attività imprenditoriali.

Questo l’esito di una vasta operazione condotta dai militari della Compagnia della Guardia di finanza di Fasano e promossa nell’ambito delle attività volte a contrastare la piaga del lavoro sommerso.

Le Fiamme gialle, all’esito di specifiche indagini (caratterizzate a monte da una dettagliata analisi economica e finanziaria, che costituisce patrimonio e peculiarità della Guardia di finanza), hanno eseguito nei giorni scorsi gli opportuni accertamenti presso alcune imprese manifatturiere della zona. Verifiche che avrebbero consentito di fare chiarezza tra i registri di due società del posto. Nei guai i titolari delle due aziende, chiamati a scontare, sotto il profilo amministrativo, le conseguenze di una gestione del proprio personale risultata irregolare.

Complessivamente, nell’ambito dei controlli effettuati all’interno dei rispettivi stabilimenti finiti nel mirino dei baschi verdi, sarebbero stati individuati complessivamente 11 lavoratori in nero, ossia privi di contratto. I titolari delle due società avevano pertanto omesso di comunicare agli uffici competenti le corrette posizioni contributive e previdenziali.

Un vizio più che sufficiente a far scattare la segnalazione alla competente autorità amministrativa.

Ulteriori ed analoghi controlli, intanto, saranno eseguiti anche nelle prossime settimane, al fine di accertare la regolarità dei contratti di lavoro: un fronte sempre caldo, quindi, parallelo al fenomeno dell’evasione e sul quale i militari delle Fiamme gialle da tempo stanno concentrando l’attività investigativa e gli accertamenti a carico dei presunti, irregolari datori di lavoro.

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