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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Canale Patri non ancora in sicurezza: lavori a rilento, e le piogge incombono

I lavori di bonifica che il Consorzio dell’Arneo sta portando avanti nella zona di Canale Patri proseguono a rilento e, ad oggi (15 ottobre), gran parte del canale e della vasca di contenimento sono ancora invase dalla vegetazione, cosa che influisce negativamente sulla funzionalità dell’opera

BRINDISI - I lavori di bonifica che il Consorzio dell’Arneo sta portando avanti nella zona di Canale Patri proseguono a rilento e, ad oggi (15 ottobre), gran parte del canale e della vasca di contenimento sono ancora invase dalla vegetazione, cosa che influisce negativamente sulla funzionalità dell’opera.

Winter is coming*, recita così il motto di una delle casate protagoniste di “Il trono di spade”, una delle serie tv più seguite degli ultimi anni. *L’inverno sta arrivando (questa la traduzione letteraria, ndr) anche per noi e, lungi dal doverci preoccupare per le invasioni di orde di nemici come accade nel serial statunitense, uno dei problemi che periodicamente affliggono la città, creando disagi ai brindisini, sono le forti piogge. Anzi, ad essere precisi, il problema non sono le piogge, ma il sistema idrogeologico, idraulico e fognario della città.

canale Patri, vasca di contenimento invasa dalla vegetazione 2-2-2È diventata ormai una consuetudine apprendere, dopo giornate di forti precipitazioni, di zone di Brindisi completamente allagate: dai vari sottopassi alle zone limitrofe al Canale Patri. Proprio quest’ultimo è il vero tallone d’Achille, l’anello debole della sicurezza urbana. Invece tutto il percorso del canale, che tocca diverse zone cittadine, da S. Elia, a Bozzano, per finire poi, dopo aver costeggiato con un ramo, e con l’altro sotterraneo, attraversato la sede della Questura, nelle acque del porto interno, è una bomba ad orologeria.

Una condizione che va avanti da anni e che, ad ogni precipitazione, ritorna sulle agende dei politici e sulle prime pagine dei giornali. Eppure, anche se l’amministrazione, quest’anno, ha intimato al Consorzio di Bonifica dell’Arneo di intervenire tempestivamente sul tratto in questione, le previsioni meteo dei prossimi giorni e le notizie che quotidianamente segnalano situazioni allarmanti in molti comuni della nostra penisola, non dovrebbero farci stare tranquilli.

“Già la funzionalità della vasca di laminazione lascia perplessi, è naturale che se dovesse servire, in queste condizioni, potrebbe contenere molta meno acqua. La bonifica del bacino, e di tutto il Canale Patri,è necessaria, ma di certo non rappresenta il problema principale”, spiega l’architetto Carlo Sciarra, raggiunto da BrindisiReport.it.

“Uno dei punti dove bisognerebbe intervenire necessariamente è quello all’altezza del ponte carrabile, subito prima della sede della Questura, dove il canale si restringe formando un collo di bottiglia, in questo punto la capacità di deflusso del canale diminuisce pericolosamente causando lo straripamento e i danni conseguenti” - conclude l’architetto.

canale Patri, vasca di contenimento invasa dalla vegetazione 1-2Basta fare un salto indietro con la memoria per ricordare le forti piogge che investirono, nel gennaio 2013, la nostra città: uno dei primi effetti fu il completo straripamento del canale e la successiva conta dei danni; ad allagarsi, in quella occasione, furono anche diversi uffici della Questura.

Oltre che un pericolo per quanti vivono o lavorano nei pressi del canale, negli anni, la manutenzione, o la mancata manutenzione (da tempo il Comune deve “ricordare” al consorzio che si occupa dei lavori di bonifica di adempiere ai doveri contrattuali, ndr), costa, alle tasche del cittadino, svariate decine di migliaia di euro, una spesa su tutte, i 120 mila euro spesi dal Comune nel 2013 per lavori di bonifica spettanti al Consorzio Arneo.

Un classico esempio di sistema alla brindisina nel quale oltre al danno, ci si aspetta inevitabilmente la beffa. Eppure sarebbe il caso di trovare una volta per tutte la soluzione a questo problema ricorrente, senza dover aspettare il prossimo acquazzone.

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