Lavori sulla linea ferroviaria: operaio muore folgorato, feriti altri due
L’incidente si è verificato a Brindisi in via Cappuccini, sulla tratta per San Vito dei Normanni intorno all’1 di oggi, mercoledì 10 luglio
BRINDISI – Un operaio è deceduto e due sono rimasto feriti la notte scorsa durante alcuni lavori sui cavi di alimentazione della linea ferroviaria. A perdere la vita un 57enne campano, Mario Cavalieri, originario di Roccagloriosa ma residente a Porta Rosa, in provincia di Salerno, rimasto folgorato. Sul posto polizia e vigili del fuoco. L’incidente si è verificato a Brindisi in via Cappuccini, sulla tratta per San Vito dei Normanni della linea Lecce-Bari, intorno all’1 di oggi, mercoledì 10 luglio. Nulla hanno potuto fare i sanitari del 118, il 57enne è morto all'1,40 dopo un lungo tentativo di rianimazione sul posto, mentre i colleghi, invece, sono stati trasportati all’ospedale Perrino di Brindisi. La vittima lascia la moglie e due figli.
Le dinamiche del grave incidente
La vittima e i feriti sono tutti della provincia di Salerno, mentre l'impresa per la quale stavano effettuando l'intervento è di Roma. Da quanto si è appreso, al momento, per consentire l'intervento era stata disattivata la tensione nei cavi su cui si doveva operare la squadra dell'impresa appaltatrice di Rfi. Ma il cestello del braccio elevatore su cui si trovava la vittima ha toccato accidentalmente uno dei cavi che invece non doveva essere sottoposto a manutenzione, e in cui c'era corrente.
Le indagini sulle dinamiche e le responsabilità eventuali del mortale incidente sono state affidate dalla Procura della Repubblica di Brindisi alla Polfer, intanto una prima informativa è stata consegnata al pm anche dalla Sezione volanti della questura. La salma dell'operaio folgorato è stata rimossa e resta a disposizione del magistrato inquirente nell'obitorio del cimitero di viale Arno. A Brindisi sono giunti i familiari del lavoratore deceduto, che attendono le decisioni del magistrato di turno circa la riconsegna della salma, o l'effettuazione dell'esame autoptico.
L'intervento per fare accedere i soccorsi
Il contatto tra il cestello dove si trovava Mario Cavalieri e il cavo dove c'era tensione ha provocato uno scoppio che ha allarmato gli abitanti di un vicino condominio. La linea ferroviaria infatti scorre parallela a via Cappuccini, dalla stazione sino all'uscita della città, in direzione Bari. Una lunga teoria di caseggiati separa l'area dei binari dalla strada. Un cittadino, dipendente di una impresa industriale brindisina, si è reso conto dell'accaduto e ha dato l'allarme, poi è sceso per raggiungere un cancello da cui si diparte uno sterrato che conduce alla linea ferroviaria. Il luogo si trova nel tratto finale della stessa via Cappuccini. Il cancello era chiuso, ed è stato necessario tagliare una catena per fare accedere i soccorritori sino al punto dove si era verificato il gravissimo incidente.
La nota di Rete ferroviaria italiana
Sono stati già medicati, e dimessi, invece, i due compagni di lavoro dell'operaio deceduto. Ma sono in stato di shock, ha fatto sapere la polizia, che sta raccogliendo il racconto dei superstiti per fornire ulteriori elementi al pm. Sul caso ha aperto una inchiesta anche il servizio Spesal della Asl di Brindisi. Rete ferroviaria italiana intanto, in un brevissimo commento ufficiale sulla tragedia, annuncia una inchiesta interna: "Un operaio di una ditta appaltatrice, impegnato per conto di Italferr nei lavori di potenziamento di Rfi nella stazione di Brindisi, è deceduto all’1 di questa notte. Sul posto sono intervenuti il 118 e l’Autorità Giudiziaria. Per accertare le cause dell’incidente è stata avviata un’inchiesta interna. Rete Ferroviaria Italiana e Italferr esprimono cordoglio e vicinanza ai familiari".
Il cordoglio della Cgil e della Cisl
Il segretario generale della Cgil brindisina, Antonio Macchia, stamani ha espresso a nome dell'intero sindacato e personale il cordoglio alla famiglia della vittima, "pur dovendo ancora una volta rilevare che questi incidenti accadono perché i lavoratori non sono messi nelle condizioni di operare in sicurezza, ed ove ciò avvenga c'è comunque una componente che non permette loro di tutelarsi a fondo. Nonostante la normativa sia cogente in merito alla problematica in argomento, la sicurezza dei lavoratori rappresenta da sempre per le aziende un costo eccessivamente gravoso, che poi genera disgrazie di questo tenore. Alla luce di quanto accaduto, nel rispetto di quelle che saranno le indagini della Procura, si chiede - scrive Macchia in una nota - un immediato tavolo in Prefettura, anche per discutere di quella che dovrebbe essere la norma sblocca cantieri. Una norma che, se messa in esecuzione, genererebbe contratti sempre più al ribasso, con sempre minori tutele per la sicurezza dei lavoratori".
“L’incidente mortale ed il contestuale ferimento di altri dipendenti di una ditta appaltatrice di Rete Ferroviaria Italiana-Rfi, accaduti la notte scorsa a Brindisi sulla tratta per San Vito dei Normanni della linea Lecce-Bari, oltre a costituire ennesima tragedia con sacrificio di vite umane come quella di Mario Cavalieri, immolate sull’altare delle morti sui luoghi di lavoro, impone indagini serratissime tanto sulle dinamiche quanto sulle responsabilità connesse”: è quanto dichiarano congiuntamente Antonio Castellucci, segretario generale Cisl Taranto Brindisi e Francesco Spinelli, segretario generale Fit Cisl Puglia.
“La Cisl e la federazione di categoria Fit Cisl manifestano solidarietà e vicinanza in particolare alla moglie e ai due figli del povero Cavalieri – proseguono i due segretari generali – ed esprimono fiducia nell’azione della magistratura che chiarirà, certamente, la dinamica dei fatti; al contempo rilanciano un segnale forte alla politica, alle imprese, alle istituzioni centrali e periferiche e al sistema pubblico di controllo, perché sia recuperato il principio intangibile della centralità e del benessere fisico, mentale e sociale della persona nel sistema produttivo del Paese.”
Per Castellucci e Spinelli “il tema della sicurezza sul lavoro e le misure di salvaguardia dell’incolumità personale, di chi opera in situazioni tanto normali quanto di emergenza, non sono mai un optional ma costituiscono condizione indispensabile affinché il valore della vita umana sottintenda e preceda qualsiasi altro interesse. A maggior ragione, anche per questo, a seguito dell’avvenuta approvazione del Decreto Crescita, la Cisl considera inaccettabili ed ingiustificate le riduzioni dei premi Inail, a carico delle Aziende, per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.”
Le proteste per l'automatizzazione della stazione di Brindisi
Anche se non ha attinenza diretta con la tragedia della notte scorsa, la stazione ferroviaria di Brindisi è nelle ultime ore al centro di una polemica politica sollevata dal deputato locale di Forza Italia, Mauro D'Attis, a proposito delle ristrutturazioni organizzative e tecnologiche in corso: "Noto con rammarico che Rfi assume decisioni importanti senza avvertire la necessità di confrontarsi con i rappresentanti istituzionali e con la delegazione parlamentare di un territorio", ha scritto D'Attis ieri sera in un a nota.
"La riduzione del controllo della stazione centrale di Brindisi, sia pure nell’ambito di un processo di modernizzazione della rete, comporta la perdita di posti di lavoro (spariranno i capistazione ed altre figure fondamentali nella gestione del traffico ferroviario) e soprattutto non tiene presenti i problemi rivenienti dal transito, presso la stazione centrale e quindi il centro abitato di Brindisi, di treni contenenti merci pericolose (tra cui gas e sostanze chimiche)", ha rilevato il deputato.
"Ho chiesto al ministro delle Infrastrutture Toninelli ed all’amministratore delegato di Rfi di far sospendere immediatamente la decisione di chiudere la stazione centrale di Brindisi e di avviare una fase di confronto, anche alla luce dei ritardi che si stanno accumulando per il completamento del raccordo ferroviario (attraverso cui i treni merci transiterebbero lontano dal centro abitato). Il sindaco di Brindisi si accodi a questa richiesta di congelamento del provvedimento di chiusura ed in questo modo tuteli senza ulteriori indugi gli interessi della comunità brindisina".
Il sindaco Riccardo Rossi, dal canto suo, ha dichiarato che apprende con preoccupazione "della decisione del governo di ridurre il controllo per la stazione ferroviaria di Brindisi. Una decisione che come amministrazione non condividiamo e che potrebbe causare seri problemi di sicurezza anche a causa dell’attuale situazione: a Brindisi infatti sono in corso i lavori per la realizzazione del raccordo ferroviario voluto da Rfi"
"Proprio per questo riteniamo sconsiderata la scelta di privare Brindisi di operatori che oggi garantiscono la sicurezza. Diminuire la loro presenza porterà inevitabilmente a creare problemi per i treni merci che, in questa città, trasportano anche sostanze pericolose. Chiedo con forza al ministro ai Trasporti, Danilo Toninelli, di tutelare il nostro territorio e la sicurezza di cittadini ed operatori. Non è accettabile che il governo abbia deciso di procedere in questa direzione”, ha concluso Riccardo Rossi.