Le associazioni antiracket incontrano procuratore e forze dell'ordine
Sos Impresa – Rete per la legalità e Fai hanno incontrato sui temi della lotta al racket e all’usura i vertici delle forze dell’ordine e della magistratura inquirente di Brindisi
Sos Impresa – Rete per la legalità e Fai hanno incontrato sui temi della lotta al racket e all’usura i vertici delle forze dell’ordine e della magistratura inquirente di Brindisi. Incontri, secondo il questore di Brindisi, Maurizio Masciopinto ed il capo della Mobile, Antonio Sfameni, finalizzati a rendere maggiormente efficace e proficua la collaborazione tra gli apparati istituzionali, le associazioni di categoria degli operatori economici, e le associazioni antiracket - antiusura attualmente operative e riconosciute con apposita omologazione presso la Prefettura di Brindisi. Visione condivisa con il procuratore della Repubblica, Antonio De Donno, e il comandante provinciali ale dei Carabinieri , colonnello Giuseppe de Magistris, che nei giorni scorsi avevano già incontrato una delegazione di Sos Impresa –Rete della Legalità.
Durante gli incontri, è emersa una fattiva e concreta volontà di rilancio delle attività associative, mentre i vertici istituzionali, hanno fortemente manifestato la propria personale disponibilità ai rappresentati delle associazioni presenti, per rendere maggiormente proficuo ed operativo il contrasto al racket e all’usura, puntando sulla prevenzione e la denuncia , incrementando il rapporto tra le istituzioni, fondazioni, associazioni imprenditoriali e di categoria, e le associazioni antiracket antiusura. Agli incontri hanno preso parte oltre ai responsabili delle associazioni presenti nel territorio provinciale, anche i rappresentanti delle due organizzazioni antiracket nazionali: Valerio Perrone, responsabile territoriale di Sos Impresa – Rete per la Legalità, e componente del Comitato di Solidarietà per le iniziative antiracket – antiusura, presso l’Ufficio del Commissario di Governo, assieme a Fabio Marini rappresentate territoriale Fai, presidente dell’Associazione Antiracket di Mesagne;
Le associazioni da parte loro, hanno dato la massima disponibilità ad iniziare un nuovo e moderno percorso di nuove “formule di ingegneria sinergica” finalizzato ad un maggiore coinvolgimento delle forze sociali ed istituzionali, concentrando gli sforzi verso un unico obbiettivo, rafforzare ulteriormente la cultura della legalità a partire dalle famiglie e dalle scuole. Inoltre, attraverso il potenziamento dei rapporti Stato - istituzioni- cittadini, si potrà rendere maggiormente operativo, attuale ed efficace il contrasto ai fenomeni criminosi, in particolar modo al racket e all’usura dedicando maggiore attenzione e sostegno alle vittime (di racket e usura) oltre che arginare la penetrazione della criminalità sia nell’economia legale che nella politica territoriale.