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Cronaca

"Legionella nell'acqua dell'ospedale Perrino, l'Asl faccia chiarezza"

Da dicembre vanno avanti i prelievi dei carabinieri del Nas e dei tecnici Arpa. Il candidato sindaco Riccardo Rossi solleva il problema, a seguito di una dichiarazione rilasciata dal dg dell'Asl Brindisi a BrindisiReport

BRINDISI – Dalle analisi di laboratorio sarebbero emersi valore oltre i limiti di ioni di ferro e di colonie di Legionella nell’acqua che scorre nei rubinetti dell’ospedale Perrino di Brindisi, che da mesi, come noto, ha assunto una colorazione giallo-rossastra. A denunciare il problema riguardante la contaminazione dell’acqua del nosocomio brindisino è l’ex consigliere comunale Riccardo Rossi, candidato sindaco per Brindisi bene comune, Partito democratico e Liberi e uguali, sulla scorta anche di una dichiarazione rilasciata ieri dal direttore generale dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, a BrindisiReport, a margine dell’inaugurazione del reparto di Pneumologia.

Video: le dichiarazioni sulla legionella del dg Pasqualone

Pasqualone ha infatti parlato dell’introduzione di “un prodotto che eviterà scioglimento di sostanze ferrose nell’acqua”, aggiungendo che è stato avviato un “processo di sanificazione” tramite l’utilizzo di una “sostanza molto efficace per combattere la Legionella”. Rossi rimarca come la colorazione gialla dell’acqua “che fuoriesce dai rubinetti di alcuni reparti dell’Ospedale Perrino, continua ad allarmare i pazienti ricoverati nel nosocomio ed i loro familiari”. Pazienti da tempo costretti a bere e a lavarsi con acqua minerale.

Acqua gialla ospedale Perrino-2

“Le notizie che giungono dalle analisi – sostiene il candidato sindaco - sembrano non confortanti con valori oltre i limiti per il  ferro e colonie di legionella, cosa che sembra anche confermata dalla dichiarazione del dott. Pasqualone che ieri in un’intervista ha dichiarato che la colorazione gialla è imputabile ai rilasci di sostanze nelle tubazioni dovute ai processi di sanificazione effettuati per contrastare la Legionella”. Rossi invita dunque la direzione generale dell’Asl a “chiarire la situazione, se l’acqua è potabile se i valori delle colonie di Legionella sono oltre i limiti e nel caso cosa si intende fare per tutelare la salute dei pazienti del Perrino”.

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Da quanto appreso da Brindisireport, è dal mese di dicembre che i carabinieri del Nas e i tecnici dell’Arpa effettuano prelievi giornalieri di acqua presso la struttura ospedaliera. Dalle analisi sarebbero emersi valori preoccupanti sia di Legionella pneumophila (un sottile batterio Gram-negativo pleomorfico, flagellato del genere Legionella), assieme ad un’alta percentuale di ferro. Il punto è che, se ingerito in una sostanza liquida, il batterio della Legionella non è pericoloso per la salute. Ma se inalato, diventa molto nocivo per l’organismo.

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Le analisi a quanto pare stanno andando avanti in questi giorni. L’aspetto positivo è che i valori di Legionalla pare stiano diminuendo. A questo punto, però, è doveroso che l’azienda sanitaria, una volta per tutte, faccia chiarezza sulla situazione. Il diritto dei pazienti dell'ospedale Perrino ad una informazione esauriente sulla situazione lo richiede.

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