rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Gambizzati in via Cellini per lite in famiglia: arrestati i responsabili

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di Brindisi hanno arrestato tre soggetti ritenuti responsabili di concorso in lesioni personali aggravate, ricettazione e porto e detenzione illegali di arma da fuoco

Articolo in aggiornamento continuo

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di Brindisi hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre indagati, ritenuti responsabili di concorso in lesioni personali aggravate, ricettazione e porto e detenzione illegali di arma da fuoco. Si tratta di Mario Salvatore Volpe, 21 anni, Gianluca Volpe, 19 anni, e l'albanese Burim Tatani, 30 anni

conferenza stampa sparatoria san'elia Colombari Dinapoli Conforti Ferrari-2

L'indagine, condotta a seguito della gambizzazione di due pregiudicati avvenuta il 30 maggio scorso a Brindisi, ha consentito di identificareVOLPE Gianluca, classe 1997-2 l'esecutore materiale dell'esplosione dei colpi di arma da fuoco e due concorrenti nel reato e accertare il movente del delitto, riconducibile a dissidi scaturiti per ragioni sentimentali. Alla base del ferimento ci sarebbe un fidanzamento non gradito e la "gestione"di una badante (a destra, Gianluca Volpe).  

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa che il Procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Dinapoli,ha tenuto alle ore 10 in Procura, insieme al comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Nicola Conforti, al comandante del Norm della compagnia di Brindisi, il tenente Luca Colombari, e il comandante del Nucleo investigativo del comando provinciale, il capitano Pasquale Ferrari.

IL VIDEO DELL'AGGUATO 

VOLPE Salvatore Mario, classe 1995-2Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, alla base della sparatoria ci sarebbero state due motivazioni: la gestione di una badante e un fidanzamento non gradito (a sinistra, Salvatore Mario Volpe).

I carabinieri sono riusciti a individuare i presunti responsabili del ferimento di Giuseppe Caputo e Cosimo Iurlaro grazie alle immagini riprese da una telecamera di sorveglianza privata di cui è dotata un’abitazione di via Benvenuto Cellini. Da quanto appurato dagli inquirenti, Tatani  è stato l’esecutore materiale dell’esplosione dei colpi di arma da fuoco, con la complicità dei fratelli volpe. Dei due feriti, era stato Iurrlaro ad essere stato ferito più gravemente nel corso dell’agguato. L’uomo, colpito da due proiettili (uno per gamba), aveva perso molto sangue e le sue condizioni sembravano critiche quando è stato trasportato in Pronto Soccorso, ma i sanitari del nosocomio brindisino erano riusciti a bloccare l'emorragia, scongiurando gravi conseguenze.

Nell’ambito delle indagini, sin dalle prime battute, il tentativo di raccogliere qualche testimonianza si è rivelato del tutto vano. Decine di TATANI Burim, classe 1986-2famiglie risiedono in quelle che sono conosciute come le case parcheggio di via Cellini, tuttavia nessuno ha visto nulla (a destra, Burim Tatani). 

A far da contorno a tale sfondo, uno scenario in cui un uomo ferito, sdraiato in terra ed agonizzante, ha dovuto aspettare alcuni minuti prima che potesse essere soccorso nonostante fosse stato visto da alcuni pedoni e diverse auto in transito. Ne va da se che anche le due vittime, non hanno fornito alcun elemento utile alla ricostruzione dell’accaduto.

L’esatta dinamica, infatti, è stata ricostruita esattamente, tanto da poter riscontrare i capi di imputazione di cui alla ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso,  su richiesta del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, solo attraverso la visione delle telecamere installate lungo le direttrici che si diramano da via Benvenuto Cellini.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gambizzati in via Cellini per lite in famiglia: arrestati i responsabili

BrindisiReport è in caricamento