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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carovigno

Lotta al bracconaggio: cinque denunce, sequestri e multe per oltre 4mila euro

Cinque persone denunciate, tre sequestri di armi e munizioni e multe per oltre quattromila euro. È questo il bilancio di una serie di servizi compiuti nelle ultime due settimane finalizzati alla repressione dell'attività venatoria illegale e del bracconaggio

BRINDISI – Cinque persone denunciate, tre sequestri di armi e munizioni e multe per oltre quattromila euro. È questo il bilancio di una serie di servizi compiuti nelle ultime due settimane dal personale del comando stazione Forestale di Brindisi finalizzati alla repressione dell'attività venatoria illegale e del bracconaggio.

 I controlli sono stati eseguiti nei territori di San Pancrazio Salentino, Francavilla Fontana e Mesagne, in tre distinte operazioni. In un caso è stato accertato l’abbattimento di fauna selvatica particolarmente protetta dalle convenzioni internazionali,  in un altro un cacciatore utilizzava mezzi di caccia vietati dalla legge, come alcuni  richiami elettroacustici riproducenti il verso del tordo e dell’allodola per renderne più facile la cattura. Infine due soggetti esercitavano abusivamente l’attività venatoria non essendo in possesso del prescritto porto d’armi per uso caccia.

Durante i controlli sono stati posti sotto sequestro penale richiami elettromagnetici, tre fucili e numerose munizioni ed alcuni esemplari di specie appartenente alla fauna  protetta. I denunciati rischiano pene che vanno dall’arresto da tre a diciotto mesi per chi ha esercitato l’attività venatoria senza licenza di caccia, all’ammenda fino a 1.549 euro per chi ha utilizzato mezzi non consentiti e/o abbattuto specie non cacciabili, nonché la possibile confisca delle armi e dei richiami elettroacustici.

Nell’ambito della stessa operazione di controlli sono state elevate sanzioni per circa quattromila euro nei confronti di alcuni cacciatori che esercitavano l'attività venatoria senza aver versato i prescritti versamenti regionali, assicurativi e di concessione governativa e per aver violato diversi divieti previsti dalle norme a tutela della fauna omeoterma, tra cui lo sparare a distanza non consentita dalle strade e dalle abitazioni. I proseguiranno per tutta la durata della stagione venatoria. 

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