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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Malore per don Peschiulli teste nel processo all’ex parroco di Bozzano

Rinviato l’ascolto in Tribunale dell’ex sacerdote della chiesa Santa Lucia di Brindisi: depositato certificato medico, era stato citato nel dibattimento a carico di don Francesco Caramia, imputato per atti sessuali su un chierichetto, accusa per la quale l’anziano parroco è stato condannato anche in Appello

BRINDISI – Un malore ha impedito all’ex parroco della chiesa Santa Lucia di Brindisi, don Giampiero Peschiulli di presentarsi come testimone nel processo a carico di don Francesco Caramia, ex padre spirituale della parrocchia san Giustino de’ Jacobis del rione Bozzano, imputato per atti sessuali su un chierichetto.

Peschiulli, condannato con accusa identica anche in Appello, era stato citato come teste dall’avvocato che in giudizio rappresenta la parte civile nel dibattimento dinanzi al collegio presieduto da Gienantonio Chiarelli: doveva essere ascoltato nell’udienza calendarizzata per la mattinata di oggi, venerdì 14 aprile, ma ha fatto recapitare un certificato medico a titolo di giustifica.

Il sacerdote, 74 anni, è ai domiciliari in una comunità religiosa dopo essere stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare seguita il 20 maggio 2015. Per difendersi dall’accusa dal pm, ha scelto il rito abbreviato ed è stato condannato alla pena di tre anni e otto mesi, confermata dalla Corte d’Appello d’Appello di Lecce a cui aveva presentato ricorso il difensore Roberto Cavalera. Il prete ha sempre respinto le accuse. Così come si è professato innocente don Caramia che è ai domiciliari in una comunità religiosa, dopo l’arresto in carcere del 15 maggio dello scorso anno. L’ex sacerdote del quartiere Bozzano ha scelto, invece, il giudizio ordinario, ed è difeso dagli avvocati Rosanna Saracino e Giancarlo Camassa.

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