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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Pugni, schiaffi e minacce alla giovane fidanzata: arrestato

E’ stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti aggravati continuati il 27enne brindisino che a giugno scorso fu denunciato dopo aver fratturato il naso alla compagna 22enne

BRINDISI – E’ stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti aggravati continuati il 27enne brindisino che il 16 giugno scorso fu denunciato dai carabinieri dopo aver fratturato il naso alla fidanzata 22enne, con un pugno. Dopo quell’episodio i militari hanno avviato un’attività investigativa a carico del giovane scoprendo “un quadro di violenze preoccupante”, specificano i carabinieri. L’episodio che ha portato i militari dell’Arma a fare luce su questo ennesimo episodio di violenza sulle donne si è verificato la sera del 16 giugno scorso.

”In località Granchio Rosso, al culmine di un litigio avvenuto all’interno della sua autovettura, l’aveva percossa procurandole la frattura composta delle ossa nasali e la frattura composta incompleta dell’arcata zigomatica destra. Nella circostanza, la giovane era fuggita dal mezzo chiedendo aiuto, facendosi accompagnare da alcuni passanti dapprima dai genitori e poi in ospedale.

I militari hanno subito accertato che non si trattava di un episodio isolato: “La coppia in passato aveva convissuto per circa un anno fino al marzo del 2017, prima che la ragazza decidesse di interrompere la relazione e la convivenza a causa dei comportamenti aggressivi e violenti dell’indagato, per poi riallacciare il rapporto nell’aprile 2019”.

Dagli accertamenti compiuti dai carabinieri della stazione di Brindisi Centro, che hanno condotto le indagini e ricostruito l’intera vicenda, è così emerso un quadro di violenze preoccupante. Durante la convivenza, il 27enne, con cadenza quasi quotidiana, ha aggredito la giovane donna sferrandole schiaffi, pugni, calci, percuotendola, anche successivamente alla ripresa della convivenza e provocandole lividi ed ecchimosi al volto. “Sintomatico delle violenze un episodio accaduto nel 2016, quando la colpiva con uno schiaffo tanto da farla cadere in terra cagionandole la perforazione del timpano dell’orecchio destro”. “In altra occasione attinta da un violento pugno sferratole dall’uomo, le venivano procurate lesioni consistite in un trauma contusivo alla spalla ed emitorace sinistro tanto da farle prescrivere il tutore”.

E ancora, in un altro momento, è stata colpita con un calcio alla schiena, che le ha procurato fratture della colonna vertebrale e del tronco. Dopo l’ultimo episodio di violenza, di giugno scorso, la parte ragazza è stata sottoposta a un intervento chirurgico, per la riduzione delle fratture delle ossa nasali.

“Contestualmente alle lesioni si sono aggiunte le minacce di morte, ingiurie, insulti con offese di ogni tipo con le quali quotidianamente era solito apostrofarla, frasi offensive dell’onorabilità della ragazza”.

Le motivazioni alla base delle violenze sono da ricondurre a motivi di gelosia, “nonché a ragioni di natura pretestuosa: una parola pronunciata in un particolare contesto, uno sguardo, un atteggiamento, hanno costituito il motivo scatenante delle violenze”.

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