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Cronaca Villa Castelli

Maltrattata per cinque anni dopo numerose denunce riesce a far arrestare il compagno

Si è conclusa con un arresto un’altra delle tante storie di violenze sulle donne: un 37enne ligure è finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia

VILLLA CASTELLI – Si è conclusa con un arresto un’altra delle tante storie di violenze sulle donne: un 37enne ligure è finito in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Era già stato “ammonito” per gli stessi episodi. La vittima è una donna di Villa Castelli con la quale l’uomo aveva intrapreso una relazione cinque anni fa.

È stata proprio la vittima ha mettere fine a questo incubo, iniziato quasi in concomitanza con la storia “d’amore”: nella tarda serata di ieri si è presentata presso la caserma dei carabinieri di Villa Castelli per denunciare il compagno. Era appena stata picchiata. Aveva lividi su braccia e collo. Ai militari del suo paese ha raccontato cinque anni di soprusi e aggressioni, iniziati in Liguria dove entrambi vivevano.

Aveva già denunciato il compagno: ha consegnato ai carabinieri alcuni atti elaborati dalla magistratura ligure a seguito dei ripetuti episodi di violenza subiti con conseguenti interventi delle Forze dell’ordine. A seguito degli episodi di violenza, oltre un anno fa nell’ottobre del 2017 l’uomo era stato oggetto di un “ammonimento” emesso dal Questore di Genova. (Il decreto di ammonimento è un atto amministrativo con il quale il Questore della provincia di residenza diffida il persecutore ad avere un comportamento conforme alla legge astenendosi dal compiere ulteriori atti di persecuzione nei confronti della vittima).

La donna a seguito di questo provvedimento amministrativo era tornata nel suo paese ma questa decisione non è servita per mettere fine a questo incubo. Il compagno più volte era andato a trovarla. Recentemente la vigilia di Natale: lo ha accolto con la speranza di non subire più violenze e vessazioni augurandosi che la situazione si fosse rasserenata. Ma l’uomo ha iniziato nuovamente a offenderla con epiteti altamente ingiuriosi, minacciandola e percuotendola.

La povera vittima allora lo ha invitato a lasciare la sua abitazione, ma invano. In cambio ha ricevuto offese e percosse: lui le ha strappato anche alcune ciocche di capelli, trattenendola per le braccia mentre tentava di divincolarsi e scappare l'ha spinta a forza sotto l’acqua ghiacciata della doccia. Solo approfittando di un attimo di distrazione è riuscita a darsi alla fuga.

Una volta fuori di casa sconvolta ed impaurita ha chiesto aiuto a un parente che l’ha fatta salire in auto accompagnandola presso la stazione dei carabinieri dove ha raccontato tutta la dolorosa vicenda fatta di maltrattamenti, umiliazioni e percosse. Nell’occasione è stato fatto intervenire personale sanitario del 118 con un medico che ha visitato la vittima, riscontrandole ecchimosi alle braccia.

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