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Cronaca

Marò, concessa libertà su cauzione

NEW DELHI – Il ricorso presentato dai difensori di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in cui si chiedeva la libertà provvisoria per i due marò, è stato stamane esaminato dal tribunale di secondo grado di Kochi ed è stato accolto. L’Alta Corte del Kerala ha concesso la libertà dietro cauzione ai marò pugliesi. Lo annuncia la tv “All News” indiana Cnn - Ibn. Il giudice N.K. Balakrishnan aveva rinviato in un primo momento la sentenza all’udienza di domani, dopo aver sentito le parti che hanno illustrato le rispettive posizioni, ma, a quanto sostengono i media, la decisione è stata presa qualche ora fa.

NEW DELHIIl ricorso presentato dai difensori di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in cui si chiedeva la libertà provvisoria per i due marò, è stato stamane esaminato dal tribunale di secondo grado di Kochi ed è stato accolto. L’Alta Corte del Kerala ha concesso la libertà dietro cauzione ai marò pugliesi. Lo annuncia la tv “All News” indiana Cnn - Ibn. Il giudice N.K. Balakrishnan aveva rinviato in un primo momento la sentenza all’udienza di domani, dopo aver sentito le parti che hanno illustrato le rispettive posizioni, ma, a quanto sostengono i media, la decisione è stata presa qualche ora fa.

Da indiscrezioni, la sensazione che è emersa dalla seduta di stamane nel tribunale di secondo grado di Kochi, è una “flessibilità” da parte dell’Alta Corte sull’ipotesi della concessione del “bail” – libertà su cauzione – in cambio di precise garanzie sulla presenza dei due marò alle successive fasi del procedimento.

La concessione della libertà su cauzione, prevedeva il trasferimento di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone all’ambasciata italiana di New Delhi (attualmente i militari pugliesi sono detenuti in un ex riformatorio a Kochi). Il rappresentante del governo federale ha riferito, intanto, la necessità di stabilire delle condizioni contro il rischio di fuga e ha precisato che è possibile la concessione di un visto temporaneo da parte del ministero degli Esteri nel caso in cui i due marò siano messi in libertà vigilata.

La cauzione stabilita invece per la libertà provvisoria di Latorre e Girone è di 10 milioni du rupie a testa (circa 143mila auro cadauno), ed a ciò si aggiunge la prescrizione del luogo di residenza, che non potrà essere più lontano di 10 chilometri dal commissariato di Polizia di Kochi, dalla cui zona di competenza i due marò non potranno allontanarsi. In più, dovranno fornire i propri recapiti di telefonia mobile e dovranno firmare tutti i giorni presso lo stesso posto di polizia.

Ieri l’Alta Corte del Kerala si è già occupata della vicenda quando ha respinto il ricorso italiano contro l’applicabilità delle leggi indiane al caso, avvenuto in acque internazionali, infliggendo un’ammenda di 200 mila rupie (2.800 euro circa) ai marò e di 20 mila rupie (288 euro circa) agli eredi dei due pescatori uccisi lo scorso 15 febbraio che si erano costituiti come parte in causa contro la petizione italiana.

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