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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Marò: “Familiari ricevuti dal ministro”

ROMA - “Ci trattano bene, abbiamo fiducia nel lavoro positivo che stanno facendo per noi le istituzioni”. Lo hanno detto, in un breve incontro con i giornalisti italiani, nel carcere di Trivandrum, i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, arrestati in India con l'accusa dell'omicidio di due pescatori scambiati per pirati durante un pattugliamento nell'Oceano. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, intanto, nel pomeriggio ha ricevuto i familiari dei due marò pugliesi arrestati in India, accompagnati dal sindaco di Bari, Michele Emiliano.

ROMA - “Ci trattano bene, abbiamo fiducia nel lavoro positivo che stanno facendo per noi le istituzioni”. Lo hanno detto, in un breve incontro con i giornalisti italiani, nel carcere di Trivandrum, i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, arrestati in India con l'accusa dell'omicidio di due pescatori scambiati per pirati durante un pattugliamento nell'Oceano. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, intanto, nel pomeriggio ha ricevuto i familiari dei due marò pugliesi arrestati in India, accompagnati dal sindaco di Bari, Michele Emiliano.

“Il ministro – ha dichiarato Emiliano al termine dell’incontro - ha ribadito l'incessante impegno per risolvere rapidamente la vicenda, rinnovando la disponibilità a essere vicino in ogni momento ai familiari. Ringrazio il ministro Terzi – ha sottolineato Emiliano - per aver organizzato questo incontro con i familiari. Pur avendo un filo diretto con l'unità di crisi, le famiglie avevano espresso il desiderio di incontrare personalmente le autorità. Oggi hanno potuto rivolgere domande e ricevere informazioni sulla situazione in atto”.

E l'Italia continuerà in tutte le sedi a sollevare la questione della vicenda dei due marò italiani in India. Lo ha ribadito anche il portavoce della Farnasina, Giuseppe Manzo, ricordando che la vicenda è già stata discussa in sede Ue e dal ministro degli Esteri in tutte le tappe del suo viaggio in Asia, compreso l'incontro con il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu. Manzo ha poi ribadito che c'è il “rischio di un precedente pericolosissimo” e vi è quindi un interesse “convergente” della comunità internazionale.

Un appello, nella giornata odierna, è giunto anche dal presidente del Consiglio regionale pugliese, Onofrio Introna: “Non abbandoniamo i nostri ragazzi: insieme a tutti gli italiani li attendiamo presto liberi nella loro Puglia”. “Apprendiamo con amarezza e stupore, che contro ogni logica del diritto internazionale - prosegue Introna - i nostri giovani sono costretti a un'ingiusta detenzione”. Introna esprime preoccupazione per i marinai del reggimento San Marco della Marina, e sulle «difficoltà che dimostrano le diplomazie, italiana e internazionale, nell'affrontare il problema”.

Un intervento urgente dell'Unione Europea e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite è quanto mai urgente, per

Introna: “Sarebbe auspicabile che alle voci italiane, pure autorevoli - continua - si associno quello del mondo libero, perché ogni ritardo peserà sulla vita dei nostri marò e perché non è in gioco soltanto il destino di due uomini, ma vengono messe in discussione la certezza del diritto internazionale, le convenzioni e le leggi del mare, la sicurezza della navigazione, il contrasto alla piaga evidentemente redditizia della pirateria, la dignità di due giovani di un'Arma Navale che ha un prestigio e una tradizione secolari e che non prepara - conclude Introna - pistoleri ma autentici e affidabili professionisti”.

In giornata, in fine, ha tenuto banco a Roma (al Pantheon) la maratona oratoria organizzata dal Pdl e dalla Giovane Italia, il movimento giovanile del partito, di solidarietà nei confronti dei due marò arrestati in India.  Obiettivo - come ha sottolineato Giorgia Meloni dal palco - è quello di riportarli a casa”. A dare il via alla iniziativa di mobilitazione, l'ex ministro della Gioventù, affiancata dall'ex ministro della Difesa ed attuale coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa.

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