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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Marò, impegno di Monti e Napolitano

ROMA - India e Italia: prove di dialogo. Ma la tensione resta alta attorno al destino dei marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente detenuti a seguito dell'ordinanza di carcerazione emessa dal giudice di Kollam, nell'ambito dell’inchiesta sull'incidente in cui il 15 febbraio scorso morirono due pescatori indiani. E oggi si è mosso anche il presidente del Consiglio Mario Monti, protagonista di una lunga telefonata al collega indiano Manmohan Singh.

ROMA - India e Italia: prove di dialogo. Ma la tensione resta alta attorno al destino dei marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente detenuti a seguito  dell'ordinanza di carcerazione emessa dal giudice di Kollam, nell'ambito dell’inchiesta sull'incidente in cui il 15 febbraio scorso morirono due pescatori indiani. E oggi si è mosso anche il presidente del Consiglio Mario Monti, protagonista di una lunga telefonata al collega indiano Manmohan Singh.

“Il presidente Singh –si legge in un comunicato di Palazzo Chigi- ha condiviso le preoccupazioni del presidente Monti volte ad evitare che si creino tensioni tra India ed Italia e che la vicenda rechi pregiudizio alla collaborazione tra i due Paesi e alle missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria. Ha assicurato che presterà la massima attenzione alle richieste del presidente Monti, a cominciare da quella sul trasferimento dei due Marò dalla prigione ad altro luogo di custodia adeguato allo status dei due militari. Il presidente del Consiglio ed il premier Singh hanno espresso, infine, l'intenzione di rimanere in stretto contatto sino alla soluzione della vicenda”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: “Credo sia stato molto significativo e importante il colloquio telefonico che oggi si è riusciti a realizzare tra il primo ministro indiano e il presidente Monti. Come ho potuto sapere, si è trattato di un colloquio improntato alla massima cordialità e a uno sforzo di reciproca comprensione”, si legge nella dichiarazione del Presidente della Repubblica.

“Sono stato fin dall'inizio in continuo contatto con i ministri degli Esteri, della Difesa, e anche personalmente e direttamente con il sottosegretario De Mistura che era in India. E ho avuto modo - sottolinea Napolitano - di rivolgermi ai familiari dei due marò per esprimere la mia apprensione, la mia partecipazione e la massima vicinanza e solidarietà”. Infine, secondo il presidente,  “per riportare, essendo questo l'obiettivo di tutti noi, i nostri due marò in Italia, l'unica via è quella di una accorta azione sul piano giuridico e giudiziario, anche perché abbiamo una magistratura indiana che opera secondo le sue regole e in piena indipendenza, e di un'azione molto tenace e riservata anche sul piano politico e diplomatico. Questo è l'unico modo per riportare i ragazzi a casa”.

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