Ospedale Perrino, medico sotto processo per concussione

BRINDISI – Un medico dell’ospedale Perrino di Brindisi è imputato per concussione dopo la denuncia sporta da una donna. L’accusa è stata mossa in relazione alla presunta richiesta di pagamento avanzata dal professionista: duemila euro per sottoporre la giovane a un intervento chirurgico presso il nosocomio.

Il medico è stato rinviato al giudizio del Tribunale di Brindisi con prima udienza calendarizzata a gennaio. Al dibattimento parteciperanno sia la giovane che la Asl in qualità di parti civili.

L’udienza preliminare si è svolta nella tarda mattinata di oggi davanti al gup Stefania De Angelis, secondo il quale ci sono elementi tali da sostenere l’accusa al dibattimento, così come affermato dal pubblico ministero.

L’Azienda sanitaria locale di Brindisi ha ottenuto l’ammissione come parte civile  su istanza depositata dall’avvocato Carmela Roma, dopo essere stata riconosciuta lesa dalle condotte contestate al medico che, dal canto suo, si professa innocente. Per dimostrare la correttezza del suo operato ha scelto di affrontare il processo ordinario, rinunciando alla possibilità di avvalersi di riti alternativi.

I fatti contestati si riferiscono al 2012, quando stando a quanto riportato nella denuncia, la donna sarebbe entrata in contatto con il medico il cui nome le era stato fatto da conoscenti, per sottoporsi a un intervento chirurgico. Per quell’operazione, il medico le avrebbe chiesto il pagamento di una somma di denaro compresa tra duemila e 2.200 euro.

La Procura contesta la fattispecie di reato di cui all’articolo 317 del Codice penale, vale a dire la concussione, trattandosi di pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro od altra utilità.