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Cronaca Mesagne

Mesagne nera: sparito da 6 giorni

MESAGNE – Nella puntata della scorsa serata della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, in onda su Rai3, è stata annunciata la scomparsa di un giovane di Mesagne di 24 anni, Danilo Calò. Il ragazzo si sarebbe allontanato da casa venerdì 6 aprile intorno alle ore 14 senza dire dove era diretto e non vi ha più fatto ritorno. Indossava un maglioncino di colore nero con stampata sul davanti la scritta “Duff”, pantaloni sportivi marca Adidas con strisce bianche laterali, scarpe da ginnastica di colore rosso della Nike.

MESAGNE – Nella puntata della scorsa serata della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, in onda su Rai3, è stata annunciata la scomparsa di un giovane di Mesagne di 24 anni, Danilo Calò. Il ragazzo si sarebbe allontanato da casa venerdì 6 aprile intorno alle ore 14 senza dire dove era diretto e non vi ha più fatto ritorno. Indossava un maglioncino di colore nero con stampata sul davanti  la scritta “Duff”, pantaloni sportivi marca Adidas con strisce bianche laterali, scarpe da ginnastica di colore rosso della Nike.

È alto un metro e 73 centimetri e ha una colomba tatuata sulla spalla sinistra, ha gli occhi castani e i capelli neri. Le uniche informazioni fornite alla redazione della trasmissione condotta da Federica Sciarelli dicono che un’amica di famiglia afferma di averlo visto l’8 aprile scorso, domenica di Pasqua, nei pressi dell’ospedale Perrino di Brindisi con una ferita al volto. Il 24enne ha con sé i documenti e il telefono cellulare che risulta essere spento. La famiglia teme gli possa essere accaduto qualcosa anche perché sembrerebbe che Calò da qualche tempo soffrisse di crisi depressive.

Il 29 luglio scorso Danilo Calò fu denunciato dagli agenti del commissariato di Mesagne per tentata estorsione aggravata e incendio doloso perché ritenuto responsabile insieme al 34enne mesagnese Marcello Romano (anche lui all’epoca denunciato per gli stessi reati) dell’attentato incendiario ai danni dell’abitazione dell’imprenditore Luigi De Vicienti, titolare di una ditta di servizi ecologici, avvenuto nella serata del 26 luglio scorso. I due furono ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del Comune e di alcuni negozi della zona e incastrati anche grazie alle dichiarazioni di alcuni testimoni.

Danilo Calò, che fino a quel momento non era mai entrato nei registri delle forze dell’ordine, all’epoca conviveva ufficialmente con il nucleo famigliare dell’ex sorvegliato speciale Cosimo Giovanni Guarini (al secolo Maradona), arrestato nuovamente il 27 gennaio scorso per l’omicidio di Giancarlo Salati, 62enne di Mesagne, morto, per le ferite riportate, il 17 giugno del 2009.

Proprio martedì sera gli agenti del commissariato di Mesagne hanno arrestato il suocero di Guarini, Antonio Talliente, 56 anni di Mesagne perché trovato in possesso, in seguito a una perquisizione eseguita presso la sua abitazione in via Torre Santa Susanna, di una Beretta calibro 7,65 perfettamente funzionante, corredata da una ventina di proiettili. L’arma era stata occultata all’interno di un lettore dvd, appositamente modificato.

Anche se durante la conferenza stampa di questa mattina riguardante l’arresto del 56enne non è stato fatto nessun riferimento alla scomparsa del convivente di Guarini, non si esclude che i poliziotti si siano portati a casa di Talliente proprio per le indagini collegate a Danilo Calò. È strano infatti che la perquisizione sia coincisa proprio con la sparizione misteriosa del giovane e che sia stata eseguita appena un giorno prima dell’annuncio della scomparsa stessa durante la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”.

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