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Cronaca Mesagne

Mesagnese gambizzato a Milano

BRINDISI – E' di Mesagne uno dei due uomini rimasti feriti nel pomeriggio di oggi in un agguato a Settimio Milanese (Mi): si tratta del 33enne Rocco Bevilacqua, ma residente in Lombardia da oltre dieci anni. L'uomo si trovava in una carrozzeria in via Edison nella zona industriale in compagnia di un 23enne di Cerignola (Fo) Francesco Dachille. Entrambi sono stati raggiunti alle gambe da diversi proiettili esplosi da un commando di tre-quattro persone.

BRINDISI – E' di Mesagne uno dei due uomini rimasti feriti nel pomeriggio di oggi in un agguato a Settimo Milanese (Mi): si tratta del 33enne Rocco Bevilacqua, ma residente in Lombardia da oltre dieci anni. L'uomo si trovava in una carrozzeria in via Edison nella zona industriale in compagnia di un 23enne di Cerignola (Fo) Francesco Dachille. Entrambi sono stati raggiunti alle gambe da diversi proiettili esplosi da un commando di tre-quattro persone.

Sono stati trasportati in ospedale ma le loro condizioni non sarebbero critiche. Dachille è stato raggiunto da tre proiettili, Bevilacqua da due. Sul caso indagano i carabinieri di Rho, giunti sul posto subito dopo l'agguato. Secondo una prima ricostruzione tre-quattro persone sarebbero giunte a bordo di un'auto all'ingresso del capannone dove il brindisino, ai domiciliari, si recava con permesso di lavoro, e hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco all'indirizzo dell'uomo. Nel locale c'era anche il foggiano, incensurato, che si ritiene si trovasse lì per caso. Forse per acquistare un'auto.

Bevilacqua non è un volto sconosciuto alle forze dell'ordine, ha precedenti per furto e ricettazione e al momento sta scontando una pena agli arresti domiciliari con il beneficio di andare a lavorare presso la ditta di Settimo. I due gambizzati al momento non avrebbero fornito elementi utili ai fini delle indagini e all'identificazione del movente.

Si sa, però, che il 27 febbraio scorso il cognato di Bevilacqua è stato colpito alla coscia da un proiettile a Seguro, frazione di Settimo. Salvatore Magrini, di 41 anni, era andato a trovare il fratello Luigi (agli arresti domiciliari per droga) quando qualcuno gli ha sparato alla gamba. Gli investigatori comunque non si sbilanciano su eventuali legami tra i due episodi.

A marzo dello scorso anno Bevilacqua fu arrestato nell'ambito di una grossa operazione del Gico della Guardia di Finanza del capoluogo lombardo, “Black Hawks” (coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano) mirata soprattutto contro i cugini Vincenzo e Giuseppe Facchineri, che attraverso un giro di usura all'usura e alle estorsioni, con tassi del 15 per cento al mese, riciclavano (queste le accuse) il denaro sporco della ‘ndrangheta. Bevilacqua invece figura in un filone parallelo di indagine, su un grosso giro di furti su Tir e capannoni industriali e sul trasferimento della merce in vari canali di ricettazione.

Il mesagnese secondo gli investigatori era il braccio destro di un altro pugliese, capo del gruppo, Antonio Canito. La banda aveva diramazioni al Sud: l’1 marzo 2012 furono arrestati dalla Guardia di Finanza di Brindisi anche Francesco Urbano di Carovigno (di 36 anni) ed il fasanese Stefano D’Amico (25 anni), per l’accusa di ricettazione. Avrebbero fatto parte dell’organizzazione criminale.

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