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Cronaca

Monteco, licenziato un dipendente per traffico di rifiuti: gli operai protestano al Comune

BRINDISI - Nel bel mezzo di un Consiglio comunale in cui si sarebbe dovuto parlare di debiti fuori bilancio, la protesta è giunta al di là dei cancelli di Palazzo di Città, con decine e decine di operai della Monteco, la ditta che si occupa della gestione del servizio di raccolta rifiuti, che chiedevano di essere ricevuti dal sindaco.

BRINDISI - Nel bel mezzo di un Consiglio comunale in cui si sarebbe dovuto parlare di debiti fuori bilancio, la protesta è giunta al di là dei cancelli di Palazzo di Città, con decine e decine di operai della Monteco, la ditta che si occupa della gestione del servizio di raccolta rifiuti, che chiedevano di essere ricevuti dal sindaco.

Qualche minuto di tensione, sul posto sono giunti anche gli agenti della Digos, ma alla fine il colloquio si è regolarmente tenuto presso l'ex sala giunta del Municipio. Il motivo dell'inaspettato blitz riguardava la difesa del caso di un operaio dell'azienda, licenziato 24 ore prima. La decisione era stata presa dalla Monteco perchè il netturbino in questione, Enrico Maglie, era stato fermato dai carabinieri del Noe perchè all'interno del camion aziendale che lui guidava non si trovava solo materiale “di potatura”, intendendo con questo termine, erbacce e sterpaglie, ma anche un lavandino e un paraurti. Materiali, questi, che necessitavano una differenziazione specifica per lo smaltimento. Da qui, la decisione della Monteco di risolvere il rapporto contrattuale con l'operaio, difeso però a spada tratta da colleghi e rappresentanti sindacali. “Mi trovavo da solo – è stata la spiegazione di Maglie -, e non ho nemmeno visto cosa avessi caricato con la morsa dell'automezzo”.

Del fatto diede conto anche Brindisireport.it, quando raccontava di un uomo fermato mentre caricava plastiche metalli e altro materiale all’interno del deposito di Cosimo Scialpi, sulla ex statale per S.Pietro Vernotico. Il camion era stato sequestrato limitatamente al cassone amovibile, l’autista del mezzo, Scialpi e un suo socio denunciati per violazioni delle normative in materia e per reati ambientali. Sotto sequestro anche la parte del parco di stoccaggio dove erano stati prelevati i rifiuti, e dove ne erano rimasti circa 20 metri cubi.

Lavoratori e sindacalisti hanno ottenuto questa mattina un incontro con il sindaco Domenico Mennitti, al quale hanno raccontato lo sviluppo della vicenda, segnalando il caso di Maglie e chiedendo un intervento del primo cittadino, affinchè potesse essere reintegrato quanto prima in azienda. Il sindaco ha ascoltato le ragioni del lavoratore e dei rappresentanti sindacali, e ha anche aggiunto: “Se le cose stanno come le avete descritte a me, posso parlarne direttamente con l'azienda”. Ma al di là del singolo caso, il primo cittadino ha anche approfittato dell'occasione per ricordare che in questa vicenda ognuno debba fare il proprio dovere. “E quello vostro è di lavorare, garantendo la pulizia della città”, ha sottolineato più volte il cittadino.

Già nei giorni scorsi, da indagini della Digos e da sopralluoghi del Noe era emerso che sui camion del servizio di nettezza urbana finissero scorie metalliche e plastiche prelevate in alcuni depositi nella zona industriale o presso la città, che venivano mimetizzate sotto la spazzatura ordinaria; oppure rifiuti ospedalieri caricati assieme ai sacchi di dei rifiuti normali al “Perrino”. Più recentemente, ci sono stati netturbini immortalati dalla videocamere mentre davano fuoco a rifiuti e cassonetti a Restinco.

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