"Morvillo, aiuteremo anche gli altri"
BARI - "Domani scriverò al Procuratore della Repubblica di Brindisi per conoscere, alla luce delle attuali evidenze processuali, e se possibile, l'identità di tutte le persone offese dal tragico attentato alla scuola Morvillo di Brindisi. Abbiamo assunto questa decisione con riferimento ad alcune segnalazioni di mancata erogazione di un contributo economico in favore di studentesse non residenti a Mesagne, allo stesso modo meritevoli di attenzione". Lo ha fatto sapere oggi con un comunicato l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati.
BARI - "Domani scriverò al Procuratore della Repubblica di Brindisi per conoscere, alla luce delle attuali evidenze processuali, e se possibile, l'identità di tutte le persone offese dal tragico attentato alla scuola Morvillo di Brindisi. Abbiamo assunto questa decisione con riferimento ad alcune segnalazioni di mancata erogazione di un contributo economico in favore di studentesse non residenti a Mesagne, allo stesso modo meritevoli di attenzione". Lo ha fatto sapere oggi con un comunicato l'assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati.
Il problema è legato al fatto che la Regione Puglia ha sin qui stanziato, affidando la somma al Comune di Mesagne, 200mila euro destinandoli come sostegno alla famiglia della studentesse 16enne uccisa nell'attentato del 19 maggio davanti all'Istituto professionale Morvillo, e alle altrecinque compagne della vittima rimaste gravemente ferite, mentre ci sono altre quattro parti offese che in fase successiva si sono presentate all'ufficio del pm (Anna Canoci di Tuturano, Andrea Calò e Alessandra Gigliola di Brindisi, Aurora Radoglia di Mesagne).
"Il contributo di euro 200.000 erogato dalla Regione sino a questo momento - ha detto l'assessore - ha interessato le famiglie delle studentesse residenti a Mesagne, corrisposto sulla base di indicazioni nominative e quantitative pervenuteci dallo stesso Comune di Mesagne. Ci viene ora proposto, e giustamente, il dramma di altre famiglie di studentesse non residenti a Mesagne, rimaste allo stesso modo vittime dell'attentato, che hanno diritto per equità al medesimo trattamento contributivo". Quindi con altrettanta rapidità come nel caso di Selena Greco, Azzurra Camarda, Sabrina Ribezzi, Veronica e Vanessa Capodieci, la Regione Puglia interverrà in maniera adeguata nei casi che saranno documentati.