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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Morvillo, il coraggio di ricominciare

BRINDISI - Sono ritornate questa mattina nella scuola che le ha segnato la vita, dopo l'attentato del 19 maggio 2012, le studentesse di Mesagne, di Brindisi e Tuturano rimaste ferite in quel tristissimo sabato mattina di quattro mesi fa. Sabrina Ribezzi, Selena Greco, Azzurra Camarda, Vanessa e Veronica Capodieci, sono arrivate attorno alle 9 all'Ipsss Francesca Morvillo Falcone, insieme al sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, con uno scuolabus messo a disposizione dal loro Comune. Massimo Bassi, il papà di Melissa, anche lui a scuola per deporre un fiore davanti alla targa dedicata alla figlia 16enne nel piazzale interno dell'istituto e sul suo banco nella classe che avrebbe dovuto frequentare.

BRINDISI - Sono ritornate questa mattina nella scuola che le ha segnato la vita, dopo l'attentato del 19 maggio 2012, le studentesse di Mesagne, di Brindisi e Tuturano rimaste ferite in quel tristissimo sabato mattina di quattro mesi fa. Sabrina Ribezzi, Selena Greco, Azzurra Camarda, Vanessa e Veronica Capodieci, sono arrivate attorno alle 9 all'Ipsss Francesca Morvillo Falcone, insieme al sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, con uno scuolabus messo a disposizione dal loro Comune. Massimo Bassi, il papà di Melissa, anche lui a scuola per deporre un fiore davanti alla targa dedicata alla figlia 16enne nel piazzale interno dell'istituto e sul suo banco nella classe che avrebbe dovuto frequentare.

Tutte hanno vinto i dubbi, le ansie, e si sono presentate in classe per ricominciare. Tutte tranne Melissa Bassi, promossa a pieni voti perché era giusto così, e il collegio dei docenti a giugno ha voluto valutare anche il lavoro della studentessa uccisa dalla bomba del 19 maggio, fatta esplodere dal commerciante di carburanti Giovanni Vantaggiato, 68 anni, un uomo dalla doppia vita su cui si indaga ancora, catturato dopo 18 giorni da investigatori carichi di motivazioni e di emozioni.

Le ragazze sono arrivate sorridenti sì, ma gli occhi erano lucidi. I genitori erano giunti qualche minuto prima delle proprie figlie, in auto, e non hanno rilasciato interviste e dichiarazioni e dai loro visi e dalle mani tremanti trapelavano emozione e tensione. Erano le ore 9 meno qualche minuto, quando lo scuolabus si è fermato davanti alla Morvillo, e Sabrina, Azzurra, Selena, Veronica e Vanessa (mano nella mano le due sorelle), sono scese per entrare, dopo quattro lunghi mesi nuovamente nella loro scuola. Pochi passi, poi sono state accerchiate dai giornalisti e si sono rifugiate insieme ai genitori nella stanza della preside Rosanna Maci.

Il papà di Melissa era lì, occhiali scuri sul volto, per testimoniare il sacrificio della giovanissima figlia. Un’altra grande prova per lui, che era alla Morvillo anche per la moglie Rita. Tutto l'istituto si è fermato in un minuto di raccoglimento per ricordare Melissa Bassi. Un gruppo di studenti è uscito fuori per deporre un fascio di fiori davanti alla targa dedicata alla 16enne scomparsa, osservando nuovamente  un minuto di silenzio, seguito da un sottile, doloroso applauso per la compagna  sorridente che non c'è più. La vita continua a scorrere.

Poco dopo, anche le ragazze mesagnesi, insieme ai genitori e al papà di Melissa, accompagnati da alcuni docenti e altri studenti, si sono radunati sempre vicino alla targa in ricordo di Melissa. Massimo Bassi, ha deposto un fiore per la figlia. "Sono troppo emozionato, mi sono solo fatto forza per essere qui oggi e portare un mazzo di fiori a mia figlia. Le altre ragazze devono continuare a venire a scuola per loro ma anche per Melissa", ha detto il padre della studentessa uccisa nell’attentato.

Stamani, al primo giorno di scuola alla Morvillo Falcone, ha voluto essere presente anche Anna Canoci, rimasta ferita anche lei nello scoppio della bomba. Anna è di Tuturano, una frazione di Brindisi, ha subito gravi danni all'udito ma non ha ricevuto ancora alcun aiuto così come invece le altre (la Regione Puglia ha stanziato per loro 200 mila euro ciascuno).

"Mi sono diplomata a luglio scorso in Servizi Sociali ma questa mattina ho voluto esserci anch'io a scuola. Quel 19 maggio ha distrutto anche la mia vita, ho danni importanti all'udito, forse dovrò fare un impianto ad un orecchio ma questo lo decideranno i medici di Pisa, che mi tengono in cura. Io non ho ricevuto nulla dalla Regione Puglia, ma solo un piccolo sostegno da parte dell'assicurazione della scuola e dal Comune di Brindisi. Le ragazze devono farsi forza, così come lo sto facendo io, e andare avanti. Siamo giovani e ce la dobbiamo fare".

Anna è coraggiosa e si vede. Si è iscritta all'Università di Lecce e ha scelto di proseguire il settore per cui ha studiato e si è diplomata, Servizi Sociali. Inizierà i test fra qualche giorno presso la Cittadella della Ricerca di Mesagne, che ospita alcune facoltà dell'università del Salento. "C'è molto nervosismo fra i ragazzi - ha commentato l'inizio dell'anno scolastico Rosanna Maci, la nuova dirigente scolastica della Morvillo Falcone - ma noi dobbiamo lavorare per riportare la tranquillità, dobbiamo riportarli alla serenità. Bisogna ricominciare, dobbiamo prendere forza e far nascere una speranza nei ragazzi. Non devono avere paura. Questa sarà la nostra mission per questo nuovo anno scolastico"

"Attiverò uno sportello d'ascolto per gli studenti, - ha continuato la preside - così come ho sempre fatto nei miei passati istituti, perchè loro hanno bisogno di essere ascoltati, non dobbiamo lasciarli a se stessi. La classe di Melissa rimarrà così com’era a maggio, le compagne mi hanno chiesto di tinteggiare le pareti ma di lasciare tutto con la stessa disposizione di quando c’era lei. Ci saranno, durante l'anno, attività straordinarie per gli studenti, per la loro crescita. Dobbiamo voltare pagina anche se è difficile perchè l'aria che si respira ancora oggi, a quattro mesi di distanza dal quel 19 maggio, è tesa. Spero anche che il Ministero attivi al più presto lo sportello psicologico per i ragazzi perchè hanno ancora bisogno di sostegno, di una equipe specializzata che li segua in questo percorso scolastico".

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