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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Donaci

Moto d'acqua a quasi 15mila euro, ma la banca scopre che l'assegno è falso

Sventato un tentativo di truffa ai danni di un 38enne di San Donaci che aveva messo in vendita la sua moto d'acqua sul web

SAN DONACI - Perfetto, al punto che avrebbe ingannato anche l’occhio più esperto. Ma un accertamento della sede di Veglie della Bcc di Leverano ha permesso di scoprire un assegno falsificato e di sventare, così, una truffa ai danni di un 38enne originario di San Donaci che nei giorni scorsi ha posto in vendita sul portale Subito.it una moto d’acqua Yamaha 1800 a 15mila euro. E nei guai è finito  V.C., 62enne di Napoli, sceso nel Salento con l’intenzione di rifilare un bidone al venditore e che invece si è ritrovato indagato per un tentativo di truffa. Non la prima volta, a quanto pare: è noto per precedenti analoghi.

Tutto è nato circa una settimana addietro, quando il 38enne ha posto sulla bacheca la sua inserzione. Dopo un paio di giorni si è fatta avanti una persona da Napoli. I due hanno avviato per telefono una trattativa sul prezzo e alla fine è arrivato uno sconto di 200 euro. Accordatisi per 14mila e 800 euro, l’acquirente ha spiegato al salentino che avrebbe emesso un assegno circolare, mandando in provincia di Lecce un suo collaboratore. E si è così presentato all’appuntamento a Porto Cesareo, dove la moto d’acqua era ormeggiata, il 62enne V.C.. Il quale ha preso visione della moto e consegnato l’assegno al 38enne.

Questi, però, ha pensato bene di chiedere immediatamente un accertamento alla banca che, nonostante fosse orario di chiusura (dalle 14 alle 15), in virtù di buoni rapporti, ha acconsentito. E qui sono iniziati i guai per il 62enne che sperava di approfittare proprio in quella fascia oraria per svignarsela con la moto d’acqua caricata sull'auto. Morale, presto è arrivato il responso da un’altra banca, interpellata a Napoli e da cui teoricamente era stato emesso l’assegno: completamente fasullo, praticamente inesistente.

Il 38enne non ci ha pensato un secondo e ha subito chiamato i carabinieri della stazione di Veglie, che sono riusciti a bloccare il napoletano in tempo e a contattare il magistrato di turno, Maria Vallefuoco. E’ terminata con una denuncia a piede libero per un cavillo. Materialmente, l’uomo non è mai entrato in possesso della moto. Di fatto, il raggiro non s’è pienamente consumato. Ma quantomeno, la vittima non ci ha rimesso una moto d’acqua in cambio di un foglio di carta del valore pari a nulla. I carabinieri ora stanno lavorando per identificare colui che materialmente ha contatto il 38enne, spedendo un suo emissario.  

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