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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Nel bazar dei furti e delle rapine

BRINDISI – Il bazar brindisino delle refurtive, diviso tra garage e camera da letto di un appartamento, in un condominio di S.Elia a Brindisi. Dalle perle grigie di un valore di 8.400 euro circa ad una caldaia nuova di zecca per il bagno. C’era di tutto. Da oggetti di valutazione rilevante a quelli di pochi euro. Il blitz della Squadra Mobile della Questura di Brindisi è stato fatto effettuato il 9 novembre e ha portato anche alla denuncia per ricettazione di Tiziano Cannalire - associato alla nota famiglia di pregiudicati - di 21 anni. Il solo valore dei gioielli rinvenuti si aggira attorno ai 100mila euro, il resto è in via di quantificazione. Tutto il materiale sequestrato – fanno sapere gli investigatori – è il provento di diverse rapine in gioielleria, furti in abitazioni, cantieri edili e vari borseggi.

BRINDISIIl bazar brindisino delle refurtive, diviso tra garage e camera da letto di un appartamento, in un condominio di S.Elia a Brindisi. Dalle perle grigie di un valore di 8.400 euro circa ad una caldaia nuova di zecca per il bagno. C’era di tutto. Da oggetti di valutazione rilevante a quelli di pochi euro. Il blitz della Squadra Mobile della Questura di Brindisi è stato fatto effettuato il 9 novembre e ha portato anche alla denuncia per ricettazione di Tiziano Cannalire - associato alla nota famiglia di pregiudicati - di 21 anni. Il solo valore dei gioielli rinvenuti si aggira attorno ai 100mila euro, il resto è in via di quantificazione. Tutto il materiale sequestrato – fanno sapere gli investigatori – è il provento di diverse rapine in gioielleria, furti in abitazioni, cantieri edili e vari borseggi.

Un covo utilizzato dalla malavita locale dedita a rapine e furti, per depositare e conservare il materiale rubato. Gli agenti della Squadra Mobile hanno localizzato il deposito in piazza Gianbattista Tiepolo. I “regali di Natale” erano già pronti da impacchettare: dalle collane di perle di un valore molto alto - dai 5,000 euro circa a 8,400 euro, il pezzo più costoso della Mikimoto Gioielli - per poi passare ai punti luce, orecchini, collane in oro bianco e giallo, alcune firmate Chimento, ed altre, molto probabilmente fatte artigianalmente erano firmate  come “DR - arte orafa”, tutti ancora nei rotoli come in negozio, e tutti trovati nella camera da letto di Tiziano Cannalire, sul comò e comodini. Ma il 21enne ha dichiarato agli agenti di non essere il proprietario del materiale trovato.

Nel garage condominiale, sempre di Cannalire, è stato rinvenuto, invece, il resto degli oggetti. Orologi di ogni tipo e marca: dai  Rolex, ai Mont Blanc, ai Bulova da collezione, D&G, CK, Sector, oltre trenta pezzi. In più, c’erano pneumatici di Bmw riconducibili all’auto di proprietà del 21enne brindisino, pezzi di scooter Beverly e materiale edile, anche nuovo, come una caldaia per uso domestico, a scarichi da bagno e altro. Sono state anche sequestrate, dagli agenti, due armi: una pistola ad aria compressa ed un fucile e canne mozze, sicuramente – hanno fatto sapere gli investigatori – usate per le rapine.

Era un vero e proprio bazar del nuovo ed usato: oltre a tutto il materiale precedentemente descritto, sono anche state trovate radio ricetrasmittenti, un obiettivo Nikon per macchina fotografica professionale, maschere di carnevale – sicuramente usate dai malviventi nelle rapine  – articoli di  quotidiani riferiti a rapine a Brindisi e provincia ma anche in Italia – ed inoltre, un ammasso di borse femminili e porta monete. Era tutto ben custodito in diversi cartoni e grosse buste.

“Tutto quello che è stato rinvenuto e sequestrato – ha sottolineato il capo della Squadra mobile di Brindisi, Francesco Barnaba – sicuramente è materiale riconducibile a furti e rapine in gioielleria ma anche in abitazioni e cantieri edili, mentre le borse e i porta monete, molto probabilmente, sono provento dei classici furtarelli estivi che avvengono nelle zone balneari ai danni di stranieri che per guadagnarsi la giornata lavorano sulle spiagge”. Tutti i gioielli e materiale sequestrato sono visionabili – per essere identificati dai proprietari – sul sito internet della Polizia di Stato.

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